“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
da “lastampa.it”
Il potente anticiclone nord-africano «Annelie» continuerà ad arroventare l’Italia almeno fino a mercoledì: prevarranno cieli soleggiati, salvo temporali di calore nel pomeriggio-sera sulle Alpi e talora sulle pianure adiacenti. Le temperature toccheranno il culmine con 35-40 °C in Valpadana e negli entroterra di Toscana, Lazio e Sardegna (mercoledì anche sulle pianure adriatiche) e solo in seguito correnti settentrionali attenueranno il caldo al Nord, con qualche temporale sul Triveneto.
Questa fase di canicola - insolita per intensità, precocità e persistenza - si è consolidata la scorsa settimana, propagandosi dall’Europa occidentale e interessando maggiormente il Nord e il Tirreno. Inizialmente una residua tramontana ha stimolato temporali nella zona ionica (grandine domenica 28 giugno a Gallipoli, temporali al Capo di Leuca lunedì), poi le temperature sono cresciute fino a toccare, tra giovedì e ieri, 35 °C a Torino, 36 a Bologna, 37 a Firenze, 37,9 a Castelnuovo Magra (La Spezia), 38,2 ad Acqui Terme (Alessandria), 40 nel Nuorese... e 31 perfino ai 1600 m di Cogne (Aosta).
Valori superiori alla media di 7-10 °C e che raramente si sono misurati a inizio luglio. L’elevata umidità relativa, inoltre, ha aggravato il disagio fisico. Caldo ordinario, invece, al Sud, con i 31 °C a Palermo.
Un bilancio esaustivo dell’ondata di calore sarà possibile solo tra alcuni giorni e paragoni con l’estate 2003 sono al momento poco significativi, ma - almeno al Nord - l’afa appare maggiore di quella del 1994 e analoga a quella storica del 1952 (a Torino, massime tra 34 e 36,5 °C per otto giorni consecutivi). Ha dominato il sereno, ma non sempre, viste le frequenti nubi basse in Piemonte e i temporali di calore, venerdì 3 luglio, con grandinate in bassa Valtellina, gli allagamenti in Trentino, le frane in Val Badia e Val Martello, oltre alla spettacolare tempesta elettrica sul Torinese. Eccezionali, poi, i 34 °C rilevati sabato notte ad Alassio a causa di un vento di caduta (föhn).
Già giugno era stato un mese più caldo del normale, specie al Nord Italia, per il contributo della precoce canicola della prima decade. Le anomalie termiche mensili erano state dell’ordine di 1,5 - 2 °C in città come Torino, Parma, Trieste e Pontremoli: qui si è misurato il secondo giugno più caldo dal 1929 dopo il caso del 2003.
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