porn on demand

SIGNORI, SI CAMBIA! - LE CATENE "HILTON" E "INTERCONTINENTAL" NON FORNIRANNO PIU' PORNO ON DEMAND IN STANZA, TANTO I NUOVI CLIENTI USANO IL WI FI PER GUARDARE PORNAZZI ON LINE (MOTIVO PER CUI ANCORA LO FANNO PAGARE) - VIA ANCHE I MINIBAR E LE SCRIVANIE: I MILLENNIAL SONO SOCIAL E STANNO PIU' NELLA LOBBY CHE IN STANZA

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Adam Chandler per The Atlantic

 

Questa settimana “McDonald’s” e “Starbucks” hanno implementato i filtri per bloccare i clienti che usano il loro Wi-Fi per accedere ai siti pornografici. E’ una vittoria della campagna “Enough is Enogh”, che appunto chiedeva di prendere provvedimenti nei 25.000 esercizi che le due aziende hanno sparse negli Stati Uniti.

 

La casa del sandwich “Chick-fil-A” e le panetterie “Panera” hanno fatto la stessa scelta, limitando l’accesso a certi contenuti, come l’industria alberghiera, che ha sempre abbracciato i vizietti dei suoi clienti. I gruppi sotto pressione, tipo l’”InterContinental Hotels Group” (IHG) e “Hilton”, hanno accettato di eliminare il servizio di “adult entertainment on demand” in tutti i paesi, ma è chiaro che la concessione viene fatta ora non per questioni morali, piuttosto perché è aumentato lo streaming e il consumo di porno on line.

minibar e scrivanie sono destinate a sparireminibar e scrivanie sono destinate a sparire

 

Basta avere il WiFi in camera o il collegamento su smartphone e laptop, e non c’è più bisogno di pagare i canali di intrattenimento per adulti. Il crollo nella richiesta, dal 2000 al 2009, è stato del 79%. Dal 2013 al 2014 la domanda è crollata di un altro 12%. E’ questo il motivo per cui molti hotel fanno ancora pagare il Wi-Fi, chiedendo la stessa cifra che con il vecchio sistema chiedevano per farti vedere un film in stanza.

pornon demandbigpornon demandbig

 

E’ lo stesso motivo per cui stanno morendo i minibar. Secondo una recente ricerca di  “TripAdvisor” è il servizio meno usato in assoluto. Il più utile è internet. Perciò gli albergatori fanno più che altro partnership con bar e ristoranti nei dintorni, sostengono che tanto i clienti non restano più chiusi in stanza, ma escono, cercano il posto consigliato sul web. Anche le stanze stanno cambiando per andare incontro alle esigenze dei millennial: niente più scrivania, tanto il cliente lavora in poltrona o sul letto.

 

 

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Si migliorano le lobby, che diventano uno spazio sociale e di lavoro. I giovani viaggiatori preferiscono gli spazi comunitari a quelli privati. In bagno via la vasca in favore della doccia, a terra via la moquette in favore del laminato, via anche i cassetti: bastano le stampelle. Tutto volto al minimalismo, così l’hotel somiglia più a casa. L’“adult entertainment on demand” continuerà ad esistere nelle strutture di lusso frequentate da uomini d’affari anziani che non sanno come vedere il porno gratis sul loro laptop.