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LA ROMA DEI GIUSTI – DEBUTTO FLOP PER IL PRIMO FILM DEL FESTIVAL, LA COMMEDIA “SOAP OPERA” DI GENOVESI: BUFFO E GAY-FRIENDLY, CON BRAVI ATTORI. MA SOFFRE DI UNA SCRITTURA DEBOLE - DAI CRITICI QUALCHE APPLAUSO E PARECCHI FISCHI

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Marco Giusti per Dagospia

 

soap operasoap opera

Festival di Roma. Primo giorno. Vabbé. Ci aspettavamo qualcosa di più. Per il film di apertura, la buffa commedia "Soap opera", scritta e diretta da Alessandro Genovesi in un misto di echi dei film di Nora Ephron e George Cukor (insomma…), i critici che si sono svegliati alle sette non sono stati benevoli. Qualche applauso e parecchi fischi, diciamo.

 

Non che il film non sia sufficientemente strano, ben educato, ben costruito visivamente e recitato da buoni attori, ma forse è ancor meno giustificato de "L'ultima ruota del carro" di Giovanni Veronesi come film d'apertura. E questo non significa certo non rispettare le commedie italiane, anzi. Visto che sono l'80 per cento della nostra produzione, più che giusto farle vedere anche nei festival.

 

Ma devono avere una loro forza interna, una originalità e una costruzione di sceneggiatura solida. Il film di Genovesi, buon metteur en scene, come ha dimostrato già nel suo primo film, “La peggior settimana della mia vita” (meno nel sequel natalizio), è gradevole e visivamente molto curato, ma non ha una scrittura così solida. Il che è accettabile in sala, meno in un festival.

soap opera 5 ricky memphis fabio de luigi chiara francinisoap opera 5 ricky memphis fabio de luigi chiara francini

 

Anche se, in assoluto, meglio un film brioso, con tanti attori noti, e cortissimo, come apertura, di tanti mattoni insostenibili che fanno addormentare sulle poltrone il pubblico bacucco del galà di inizio festival. Va detto, inoltre, che Genovesi ha un suo stile, cerca di imporre nelle sue commedie uno sguardo delicato, cinefilo, parecchio gay friendly lontano dalle battute pesanti e dalla ricerca di comicità a tutti i costi. E cura molto la recitazione di tutti. Chiara Francini qui, che interpreta una divetta da soap opera tv pazza per gli uomini in divisa, "Che bel pennacchio!" sbotta a Diego Abatantuono maresciallo dei carabinieri in alta uniforme, fa veramente molto ridere.

il cast di soap operail cast di soap opera

 

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La bellissima Elisa Sednaoui, che interpreta l'ex fidanzata del suicida attorno al quale si muove la lieve storia del film, illumina ogni scena con la sua sola presenza e le luci giuste, anche se non riesce a nascondere una terribile zeppola mucciniana (bentornata!) e non ha un vero e proprio ruolo scritto in sceneggiatura. Bravi come sempre Fabio De Luigi e Ricky Memphis, amici del cuore che affrontano il primo l'abbandono della ex-ragazza per giunta incinta, Cristiana Capotondi, il secondo la nascita di un figlio e l’idea di essere gay. Forse un po’ più deboli Ale e Franz come coppia di gemelli etero-zigoti che si punzecchiano sempre.

 

soap opera cristiana capotondi fabio de luigisoap opera cristiana capotondi fabio de luigi

Genovesi chiude tutti i suoi personaggi dentro un condominio che lo scenografo Tonino Zera affetta anche materialmente (o digitalmente?) come in "The Ladies Man" di Jerry Lewis all’inizio e alla fine del film. Dentro ogni appartamento si svolge una situazione. Nell'appartamento della Francini scorrono i suoi amanti in uniforme, in quello di De Luigi, che ospita Ricky Memphis, c’è il dramma della fidanzata che lo ha abbandonato e dell’amico che deve capire se è gay o no, in quello dei fratelli gemelli Ale e Franz il dramma è che uno dei due è paralizzato in carrozzella e l’altro no.

 

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C’è poi l’appartamento del sucida (per amore? o no?), e proprio dal suo colpo di pistola partiranno tutte le reazioni dei vicini e le curiosità del maresciallo Abantuono che formeranno la struttura del film. Carino e non banale, lo riconosciamo, ma pieno di situazioni non spiegate e di idee che non vengono sfruttate fino in fondo. Vorremmo saperne di più su questi personaggi. Ma niente viene spiegato e non capiamo davvero che personaggio sia quello di Elisa Sednaoui o perché il suo ragazzo si sia ammazzato.

 

soap opera alessandro genovesisoap opera alessandro genovesi

Certo, riconosco che nessuno sa dire come la Francini "Io detesto il casual!" o “Dio… quante emozioni!”. Prodotto da Maurizio Totti e Alessandro Usai della Colorado assieme a Lorenzo Mieli e Mario Gianani. Distribuisce Medusa. Stasera anteprima per il pubblico dopo il premio speciale a Tomas Milian. Che te stai a inventà? In sala dalla prossima settimana.