BOB DYLAN AI PENSIONATI: “IL ROCK È MORTO NEL 1961” - IL CANTAUTORE 73ENNE CONCEDE LA PRIMA INTERVISTA IN TRE ANNI AL MENSILE DEI PENSIONATI USA E REGALA IL NUOVO DISCO A 50MILA OVER-50 - QUI L’AUDIO DEL PRIMO SINGOLO

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VIDEO - BOB DYLAN, “STAY WITH ME” DA SHADOWS IN THE NIGHT

 

 

 

1. BOB DYLAN ALLA RIVISTA DEI PENSIONATI: “CANTO CONTRO I VIZI DI OGGI”

Luca Castelli per “La Stampa

 

BOB DYLAN SHADOWS IN THE NIGHTBOB DYLAN SHADOWS IN THE NIGHT

Di andare in pensione, Bob Dylan non ne vuole sentir parlare: a 73 anni continua a registrare dischi e a fare concerti. Ma un pensiero alla categoria inizia a rivolgerlo, se per lanciare l’album Shadows in the Night, ha concesso una sola intervista – la prima in tre anni – a Aarp, la rivista dell’associazione dei pensionati americani. Una testata poco rock ma assai diffusa, con 24 milioni di copie distribuite agli iscritti (dal 1999 è aperta a tutti gli over 50, anche non pensionati).

 

Nell’intervista Dylan ragiona sulla vita, sulla musica, sulla felicità («Come l’acqua, ti scivola tra le dita»), con opinioni spesso imprevedibili. Esempio: per lui il rock’n’roll era già morto ai tempi dei suoi esordi («Quello che intendo io, un misto tra country blues e musica swing, non c’è più dal 1961 o 1962»). Sul presente, invece, una frecciata parte in direzione dei connazionali più ricchi: «Più che il governo, sono i miliardari che dovrebbero creare posti di lavoro. Invece investono all’estero e le città si riempiono di gente che non ha nulla da fare e precipita nell’alcool e nella droga».

JOAN BAEZ BOB DYLANJOAN BAEZ BOB DYLAN

 

A riemergere è la riflessione sull’età che avanza, fedele compagna negli ultimi dischi: «La passione è per i giovani, gli anziani dovrebbero essere più saggi. Se sei vecchio e ti comporti da giovane, rischi di farti male». Anche le canzoni di Shadows in the Night, trentaseiesimo album in carriera, non sono giovani. In uscita il 3 febbraio (50 mila abbonati di Aarp estratti a sorte lo riceveranno gratis), raccoglie versioni dylaniane di dieci classici del 900 americano, standard come Autumn Leaves, What I’ll Do, Some Enchanted Evening, legati da un filo: sono tutti stati incisi e resi popolari da Frank Sinatra.

Bob DylanBob Dylan

 

«Frank è irraggiungibile, sentirsi menzionato assieme a lui è un enorme complimento - dice Dylan -. La vita delle persone oggi è dominata dalle trappole del vizio: ambizione, avidità, egoismo. Queste canzoni, al contrario, sono ricche di virtù».

 

 

2. BOB DYLAN REGALA IL NUOVO DISCO A 50.000 OVER 50 ABBONATI A 'AARP THE MAGAZINE'

Da www.rockol.it

 

Il nuovo disco di Bob Dylan, "Shadows in the night", come noto è un omaggio a Frank Sinatra e contiene solo standard portati al successo dal leggendario performer di origini italiane. L'album del cantautore settantatereenne uscirà il prossimo 3 febbraio su Columbia Records ed è già preordinabile.

 

Bob DylanBob Dylan

Per lanciare l'album Dylan si è reso protagonista di una trovata pubblicitaria piuttosto bizzarra, ma se ben analizzata coerente con un'analisi di mercato attenta e inoppugnabile: infatti ben 50.000 persone over 50, scelte casualmente fra gli abbonati alla rivista statunitense "AARP The Magazine", riceveranno in omaggio una copia su cd di "Shadows in the night".

"AARP The Magazine" è una rivista bimestrale pubblicata dalla AARP (American Association of Retired Persons, in pratica una sorta di grande associazione statunitense no-profit che accetta iscrizioni solo da persone con più di 50 anni); è uno dei magazine con più ampia tiratura al mondo - secondo solo alle pubblicazioni religiose "Torre di guardia" e "Svegliatevi!" - e si occupa di lifestyle per over 50, ossia una fascia di pubblico su cui Dylan esercita grande appeal. Non per niente Mr. Zimmerman ha da poco rilasciato la sua prima intervista dopo tre anni di silenzio stampa proprio ad "AARP The Magazine".

BOB DYLAN NELLO SPOT CHRYSLER DEL SUPER BOWL BOB DYLAN NELLO SPOT CHRYSLER DEL SUPER BOWL

 

A proposito di questo omaggio, Dylan ha dichiarato, proprio nell'intervista di cui sopra: "Se dipendesse da me, vi regalerei tutte le copie del disco e voi potreste darle a ogni singolo lettore del vostro magazine"... un'affermazione impegnativa, visto che nel 2014 nei soli Stati Uniti "AARP The Magazine" diffondeva più di 22 milioni di copie all'anno.

 

 

 

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