DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
asia argento madrina del pride di roma (3)
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Gabriele Santoro per l'ANSA
Decine di migliaia di persone, una marea arcobaleno per le strade della Capitale, clima sereno e colorato ma anche determinato, molte famiglie. E' il RomaPride, il corteo per l'orgoglio omosessuale, il primo nell'era della legge sulle unioni civili. Un obiettivo certo importante per la comunità Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuati), ma per loro "non è ancora abbastanza". 'Chi non si accontenta lotta', è lo slogan di una edizione molto partecipata (700 mila secondo le stime, ottimistiche, degli organizzatori), che sollecita anche il futuro primo cittadino di Roma - si vota tra pochi giorni - a metterci la faccia. 'Sindaco, sposaci!', si legge su uno dei carri di testa, quello del Gay Center.
I candidati Roberto Giachetti e Virginia Raggi non ci sono (lui manda un saluto e promette che da sindaco ci sarà), il Comune è commissariato. Per le istituzioni locali il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, dirigente di Sel. Per la politica si vedono tra gli altri Paola Concia e Imma Battaglia ("uguaglianza" il suo grido dal palco finale), c'è Vladimir Luxuria, fotografatissima. Madrina Asia Argento, sul carro di testa con i figli Anna Lou e Nicola: "E' la giornata più bella della mia vita", ripete l'attrice romana.
Si parte da piazza della Repubblica. I carri si radunano: ecco il circolo Mario Mieli e le Famiglie Arcobaleno, Amnesty International e la Cgil. Scatenato come sempre - con il suo cast di ragazzi palestrati e seminudi - il carro del 'Muccassassina'. Si balla, tanto, il repertorio è quello tradizionalmente amato dal mondo gay: Madonna, Spice Girls, Raffaella Carrà, ma anche gli Abba, le sigle dei cartoni anni '80 (c'è perfino, su una fastosa portantina, un 'cavaliere dello Zodiaco', segno Vergine).
A rinfrescare la folla ci pensa il cannone dell'Acea, municipalizzata romana, con la presidente Catia Tomasetti a commentare che "l'acqua non fa discriminazioni, non dovrebbero neanche le persone". Non mancano gli obiettivi polemici: i politici considerati meno sensibili alle istanze del mondo gay (che ricevono anche qualche 'vaffa' dal microfono) e la Chiesa, il Vaticano come 'Guantanamo mentale', si legge sui cartelli.
Una trans, per sensibilizzare sul tema dei sex worker, sfila con una croce di legno sulle spalle. Il corteo percorre via Merulana, via Labicana, sfiora la Gay Street (via di San Giovanni in Laterano), fa sosta per le foto sullo sfondo del Colosseo. Ci sono sexy-centurioni, drag queen, abiti ridotti (complice anche il clima mite), ma anche passeggini, coppie etero, cani al guinzaglio, biciclette e soprattutto persone che rivendicano oggi la loro 'normalità'.
partecipanti al pride di roma (5)
Come le due ragazze col velo bianco e la scritta 'domani spose' sulle coroncine. Si sentono accenti di tutta Italia e non solo, grazie alla partecipazione delle ambasciate Usa, britannica, canadese, tedesca e australiana.
All'arrivo, a piazza Madonna di Loreto, l'allegria lascia posto all'impegno politico: con la legge Cirinnà, dice il portavoce del Pride Massimiliano Secci, "molti di noi potranno progettare il futuro con serenità", ma "sono state riconosciute in modo discriminante le nostre relazioni e i nostri figli. Ai politici diciamo che non devono prepararsi a ignorarci per i prossimi settant'anni". Per il Pride, appuntamento al 2017. Per le lotte, a domani.
melissa la vocalist sul carro di muccassassina (4)
STRAGE ORLANDO: ARCI, DI OMOFOBIA SI CONTINUA A MORIRE
(ANSA) - "Mentre si parla di legami dell'assassino con l'Isis, che ha rivendicato l'episodio, quel che è chiaro è che la strage di Orlando è un atto di odio omofobo, terribile nella sua ferocia, spietato verso tutto ciò che è diverso. Un odio che ancora pervade la nostra società e che sistematicamente esplode in tutta la sua violenza": è il commento dell'Arci.
"E' di ieri - dice l'associazione in una nota - il fermo di un uomo che si stava dirigendo armato verso il Los Angeles Pride e sempre ieri, a Roma, sono state aggredite due attiviste della comunità lgbt che attendevano la partenza del Roma Pride. Di omofobia si continua a morire. La diversità, in qualsiasi forma si manifesti, è ancora per troppi, in tutto il mondo, un'espressione di libertà da combattere con ogni mezzo. L'odio dilaga sui social e si rispecchia in un dibattito pubblico farcito di offese volgari e denigratorie nei confronti di chi esprime un diverso orientamento sessuale, alimentando un clima diffuso di intolleranza e razzismo, di ostilità e disprezzo, che ha precise responsabilità".
"Da parte nostra, continueremo a batterci con ancora più determinazione contro violenze e discriminazioni, perché a tutte e tutti vengano garantiti uguali diritti. Ed è questo messaggio, Stop Omofobia, che porteremo ai Pride che ancora si terranno, dopo quelli di Napoli e Roma, in tante città. Cammineremo a fianco del movimento perché i Pride siano il momento simbolico in cui il mondo intero si stinge intorno alla comunità lgbt. Perché non ci sia un'altra Orlando, perché il diritto a vivere liberamente la propria vita sia finalmente riconosciuto a tutte e a tutti" conclude la nota.
baci al pride (2)la trans reginaangelo perrone asia argento con la figlia annalucoppia tedescadavanti al colosseo per la fotobaci al pride (3)aurelio mancuso e massimilianoil re d orovolontari del pridetrans in posa (2)si balla al pride (3)sonia con imma battagliastefano mastopaolo massimo farinella gabriele buonincontro e sebastiano seccitrans al pride (2)trans al pride (4)roma pride sguardi ammalianti (2)trans al pride di romasguardi ammalianti (1)si balla al pride (2)si balla al pride (1)trans al pridetrans che ballatrans in posaun selfie al prideun selfie con la karl du pignei leatheri gogo pridei gogo pride (14)i gogo pride (9)i gogo pride (7)famiglie arcobalenola trans sulla fontana
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