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"CAMBIATO IL FINALE DELLA 'CARMEN'. SI CHIAMERÀ MARIA ELENA" -  BATTUTE E CRITICHE PER LA DECISIONE DI RIBALTARE L'EPILOGO DELL'OPERA DI BIZET. GRAMELLINI: "TRASPORTATA NEL MAGICO MONDO DI NARDELLA, D'ORA IN POI LA TOSCA SI LIMITERÀ A PLANARE CON IL PARACADUTE SOPRA UN CONVEGNO DELLA BOLDRINI. QUANTO ALLA GELIDA MANINA DI MIMÌ, CI ANDREI CAUTO CON LA RICHIESTA DI RISCALDARLA. SI CONFIGURA IL REATO DI MOLESTIE" - VIDEO

MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Da www.forum.spinoza.it

 

Maggio Musicale Fiorentino: cambiato il finale della “Carmen”. Si chiamerà Maria Elena

 

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LIRICAMENTE CORRETTO

Massimo Gramellini per il Corriere della Sera

 

In attesa di entrare nella storia della politica, l' avatar renziano e sindaco fiorentino Dario Nardella si è già assicurato un posto in quella della lirica, esaltando la decisione del Maggio Musicale di ribaltare l' epilogo della Carmen di Bizet. Dopo migliaia di rappresentazioni in cui il geloso don José accoltellava con sconcertante monotonia la bella gitana, adesso è Carmen che ammazza don José a pistolettate affinché i maschi imparino a portarle rispetto e il sindaco Nardella possa dormire sonni democraticamente sereni. (In scena la pistola di Carmen ha fatto cilecca, ma era stata chiaramente manomessa in camerino da un baritono di centrodestra).

 

L' idea che si riescano a modificare le pulsioni degli esseri umani semplicemente cambiando i finali delle opere liriche spalanca scenari affascinanti. Trasportata nel magico mondo di Nardella, d' ora in poi la Tosca, invece di precipitare da Castel Sant' Angelo, si limiterà a planare con il paracadute sopra un convegno della Boldrini. E davvero qualcuno vorrebbe ancora vedere versato il sangue innocente della Butterfly? Che sia lei a sgozzare Pinkerton, imperialista americano senza cuore. Per salvare la vita a Manon Lescaut basterà il reddito di cittadinanza.

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Quanto alla gelida manina di Mimì, ci andrei cauto con la reiterata richiesta di riscaldarla. Si configura il reato di molestie e l' insospettabile Rodolfo, in combutta con Weinstein e Kevin Spacey, rischia di venire arrestato sul palco dalla Buoncostume Democratica.

 

 

 

NARDELLA E LA CARMEN RIBELLE

 

Marco Gasperetti per il Corriere della Sera

 

Fatale, la pistola che impugnava a sorpresa Carmen, lo è stata davvero. E non solo per don José, che stravolgendo l' epilogo del capolavoro di Bizet ha comunque simulato di stramazzare a terra nonostante l' inceppamento di quell' arma giocattolo e l' ilarità della platea, ma soprattutto per il regista Leo Muscato. Che alla fine è stato fischiato e contestato dei melomani e infine ingiustamente offeso dagli scatenati frequentatori dei social.

 

Perché l' idea di cambiare la trama dell' opera, e l' ambientazione (traslata in un campo rom), non è piaciuta a molti degli spettatori della «prima» del teatro del Maggio musicale fiorentino. Non chiamatelo fiasco, però. Anzi da un punto di vista musicale è stato un successone.

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Il direttore d' orchestra, l' americano, Ryan McAdams, i musicisti raffinatissimi e i cantanti sono stati applauditi a lungo, e con loro anche la soprano Veronica Simeoni, interprete di Carmen, un po' avvilita per il «colpo» non partito, ma soddisfatta per il tributo reso alla sua arte dal pubblico del prestigioso teatro fiorentino.

 

«Quel minuto e mezzo in cui la pistola si è inceppata è stato drammatico - racconta con il sorriso Simeoni - non sapevo se lanciarla a José o se tentare di strangolarlo. Poi, siccome lui è anche il mio compagno nella vita, ho deciso di risparmiarlo».

 

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A immolarsi sull' altare dell' innovatore tradito dal fato e, per i detrattori dall' azzardo, è stato invece il regista Muscato, l' uomo che aveva annunciato al mondo la rivoluzionaria Carmen, come un atto contro il femminicidio e dunque in onore delle donne. La produzione si è giustificata parlando di conclusione allegorica con Carmen simbolo della vendetta femminile e di riscatto contro secoli di violenze e soprusi. E ha pure rilanciato. «Carmen è entrata nel repertorio del Maggio musicale, e ci resterà per i prossimi due o tre anni, perché ci sono state e ci sono moltissime richieste per rivederla», ha spiegato il sovrintendente Cristiano Chiarot.

 

Sparando, stravolta senza intoppi, dati e cifre appena aggiornati di un successone.

«Abbiamo registrato il tutto esaurito già da un mese e mezzo - ha sottolineato -.

Questo significa che, nonostante le critiche, tanta gente vuole vedere la Carmen con questo finale».

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Ed effettivamente la scena madre rovesciata ha avuto estimatori illustri. Tra questi Dario Nardella che, oltre ad essere sindaco di Firenze e presidente (in quanto primo cittadino) del Maggio e anche un violinista diplomato al Conservatorio. «Come Presidente del Maggio musicale sostengo la decisione di cambiare il finale di Carmen, che non muore - ha scritto Nardella su Twitter -. Messaggio culturale, sociale ed etico che denuncia la violenza sulle donne, in aumento in Italia».

 

Il sindaco si è beccato pure lui, via Internet, una raffica di critiche e battutacce ironiche.

Ma ha resistito eroicamente.

«È stata una straordinaria operazione di marketing - commenta Teresa Megale docente di storia del Teatro all' Università di Firenze - contestata dai melomani che notoriamente sono spettatori conservatori. Anche io il finale lo avrei cambiato e non solo in quanto donna ma perché anche i capolavori della lirica, come accade nel teatro dal '900 in poi, devono vivere lo spirito dei tempi».

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Carmen - teatro del Maggio fiorentino 3f