CARAMELLE INDIGESTE MA SOLO PER LA BORSA - CANDY CRUSH DEBUTTA A WALL STREET CON UN CROLLO DEL 15% MA IL 10% IN MANO ALL’AD ITALIANO ZACCONI VALE OLTRE 600 MILIONI…

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Ettore Livini per ‘La Repubblica'

La bolla delle caramelle virtuali non seduce Wall Street ma regala in poche ore a Riccardo Zacconi, italianissimo Re Mida dei videogames mondiali, un jackpot (reale) di 600 milioni di dollari. La Borsa Usa è stata teatro ieri di uno dei debutti più pirotecnici e attesi dell'anno: quello della King - azienda di cui il 47enne romano ha il 10% - la società che ha inventato Candy Crush Saga, il gioco "social" più cliccato su Facebook.

I dolciumi elettronici di Zacconi & C. si sono presentati al mercato con numeri da brividi: ogni giorno 144 milioni di persone provano per 1,4 miliardi di volte ad allineare e far scoppiare bon-bon, cicche e gelatine di frutta sullo schermo di smartphone e tablet. Un passatempo mordi e fuggi - «si può fare in tre minuti, nel caos della metropolitana e con una sola mano» ripete il manager italiano - che però vale, garantiscono le banche d'affari che hanno fissato il prezzo del collocamento, ben 7 miliardi di dollari (quasi il doppio di Mediaset, per dire).

I risparmiatori non si sono fatti però incantare dalle sirene di Candy Crush Saga. La cicatrice lasciata nei portafogli americani da Farmville, il videogioco della Zynga, è ancora troppo fresca, con il titolo crollato in poco più di un anno da 14 a 5 dollari. E la King ha chiuso così la sua prima giornata di scambi in calo del 15%.

Zacconi, che agli alti e bassi del web è abituato, ha motivo di festeggiare lo stesso. Quando una ventina di anni fa, dopo la laurea in economia alla Luiss, è emigrato in Germania per lavorare nella consulenza, internet e le sue bolle erano ancora in fasce. Lui ha cavalcato l'onda entrando nella svedese Spray, attiva nei servizi online. Pensava di aver fatto Bingo: la new economy allora trasformava in oro anche start-up con pochi dollari di ricavi. Peccato che quando la Spray ha deciso di quotarsi a marzo 2000, il mercato - mangiata la foglia - si è girato lasciando a becco asciutto (o quasi) l'imprenditore capitolino. Lui non si è perso d'animo.

Ha fatto crescere e venduto un sito di matrimoni online. Poi si è lanciato nei game-social su Facebook. Il resto è storia (e milioni) dei giorni nostri. Bubble Witch Saga è stato il primo successo della King, poi sono arrivate le caramelle virtuali. E, malgrado l'accoglienza di Wall Street, la quota del 10% in tasca a Zacconi vale oggi 620 milioni.
«Non faremo la fine di Zynga, continuiamo a innovare e abbiamo ben tre giochi tra i 10 più giocati su Facebook», assicura. Si vedrà. Le bolle, come i dolci di Candy Crush, tendono a scoppiare. In queste ore il nuovo fenomeno online è "2048", il puzzle elettronico inventato a Udine dal 19enne Gabriele Cirulli. E l'Italia (forse) si prepara a festeggiare un altro Re Mida virtuale.

 

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