“LA GRANDE BELLEZZA” OSCAR-CIUCCESSO DELL’ULTRACAFONAL - CARLO ROSSELLA, PRESIDENTE MEDUSA: “LA GUIDA PER QUESTO FILM È RAPPRESENTATA DALLE IMMAGINI DI CAFONAL PUBBLICATE NEGLI ANNI DA DAGOSPIA”

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Renato Franco per ‘Il Corriere della Sera'

«Esiste una Dolce vita degli anni 60, quella di Fellini, e poi esiste una vita che non è dolce, che è quella della Grande bellezza, che è la vita di Roma di qualche anno fa. Conosco bene Roma. Era proprio così».

Carlo Rossella, presidente di Medusa Film, che ha coprodotto e distribuito il film di Paolo Sorrentino premiato con l'Oscar, ne ha viste tante di feste come quelle che si vedono nelle prime sequenze del film sulle note di «A far l'amore comincia tu» della Carrà.

Quella Roma esiste?
«Di feste come quelle che aprono il film ce ne sono state tante e ne abbiamo viste di tutti i colori... Quelli travestiti da romani sono finiti nelle cronache dei giornali. La guida per questo film è rappresentata dalle immagini di Cafonal pubblicate negli anni da D'Agostino su Dagospia e dai due libri di fotografie di Umberto Pizzi. Basta aver seguito il sito di D'Agostino dalle origini per capire come si è evoluta, anzi pervertita, la società italiana negli anni scorsi».

Scorsese ha detto che «La grande bellezza» è un film estremamente surreale...
«Non è affatto surreale, è realisticissimo. Quelle foto parlano chiaro, come il sito di D'Agostino, come gli articoli usciti sui giornali sulla vita mondana di Roma. Quella è la realtà. Tanti personaggi del film sono personaggi che abbiamo visto e vissuto».

A chi pensa?
«Quanti personaggi alla Buccirosso - il ricco commerciante rozzo - abbiamo conosciuto sulle terrazza e nei salotti romani. O donne in preda a una grande crisi di nervi come l'intellettuale di sinistra (Galatea Ranzi). O personaggi come la Ferilli, ex belle in preda a un processo di anomia, dovuta all'incedere dell'età».

E un Jep Gambardella l'ha incontrato?
«È un personaggio che non esiste nella realtà ma che è dentro molte persone, in molti di noi».

Anche in Carlo Rossella c'è un Jep nascosto?
«Ogni tanto mi sono identificato in Gambardella, nel suo cinismo nei confronti della vita che gli stava intorno. Sono stato immerso in Roma come era immerso Gambardella, ma ho fatto un tempo dimezzato e sono tornato con le mie radici al Nord. In questo mi sono comportato un po' come Verdone».

Dice che quella Roma esisteva. Esiste ancora?
«Non esiste più la vita mondana di quella Roma, a causa della crisi economica è un po' scomparsa. Quel tipo di feste non ci sono più, ma debbo anche dire che alcune, non tutte, di quelle serate sono state divertenti: non le rinnego di certo. Chi lavora a Roma, chi lavora nel cinema o nel business prima o poi in quelle feste ci è capitato. E per chi dice di no, fa fede la raccolta di Dagospia, per smentire i mentitori»

Ieri sera Canale 5 ha trasmesso «La grande bellezza». Sembra una scelta economica difficile da capire.
«No, la prima tv darà una spinta al film, non lo danneggerà, e anzi sarà un rilancio pubblicitario che porterà dei vantaggi, spingerà la gente ad andarlo a vedere nelle sale».

Gli esercenti non la pensano così.
«Hanno le loro ragioni e conoscono il pubblico meglio di me, ma ho la sensazione che ci sarà un rilancio di questo film soprattutto nei mondo dei giovani. I giovani lo devono andare a vedere perché La grande bellezza rappresenta La dolce vita della mia generazione: una fotografia del tempo coevo a quello della giovinezza».

Anche Servillo è da Oscar?
«È un attore fantastico, all'estero ce lo invidiano. È pure sexy, piace molto alle donne. Le amiche americane mi dicono che è "very elegant and fascinating"; la compagna di Al Pacino, l'argentina Lucila Solá, è rimasta colpita. Pure i i francesi che hanno sempre la puzza sotto il naso sono stati costretti ad ammettere che è un grandissimo attore in un grandissimo film».

Però ai César, gli Oscar francesi, non l'hanno premiato.
«Perche sono invidiosi! In questi ultimi anni non hanno avuto un film che illustra la società francese come il film di Sorrentino illustra una certa società italiana».

 

 

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