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CHEF RUBIO IN VERSIONE RABBINO
Chef Rubio dopo Matteo Salvini se la prende con la Rai e con il Festival di Sanremo. "Sanremo: discorsi retorici scritti da zappe e dove trovarli", scrive il cuoco in un post pubblicato sulla sua pagina Twitter, commentando la prima serata del Festival durante la quale ci sono stati i discorsi di Diletta Leotta sulla bellezza e di Rula Jebreal sulla violenza sulle donne. "L'unico che avrebbe potuto alzare il livello dell'infimo palinsesto italiano, manco l'avete mandato in onda", aggiunge riferendosi alla mancata trasmissione del video-messaggio di Roger Waters. "La riprova", sottolinea Chef Rubio, "che i sionisti sono dei cacaso***". E conclude con l'hashtag: "#Radiotelevisioneisraeliana".
2 - SANREMO, ROGER WATERS E IL VIDEO SPARITO: DIETRO LA SCELTA, LE SUE POSIZIONI CONTRO ISRAELE
Renato Franco per www.corriere.it
Prima annunciato, poi improvvisamente sparito. Il video-messaggio che Roger Waters aveva preparato per Sanremo (doveva introdurre l’intervento di Rula Jebreal) è diventato un caso politico. Perché al di la della versione della Rai («la decisione è stata presa per motivi di scaletta») i motivi sarebbero altri. E sarebbero legati alle posizioni dell’ex Pink Floyd da sempre considerato un nemico di Israele, arrivato fino a negare la stessa possibilità di esistenza dello Stato. Non è un segreto nemmeno la sua adesione ormai pluriennale al Bds, il movimento che promuove «la libertà, la giustizia e l’uguaglianza per la Palestina».
LE CRITICHE A ISRAELE
In tante occasioni Waters ha espresso la sua durissima opinione, su tutte un suo mantra: «Ciò che gli israeliani fanno ai palestinesi è simile a quello che gli ebrei dovettero subire nella Germania degli anni ‘30». Parole naturalmente intollerabili per gli israeliani. La profonda contrarietà sarebbe arrivata alla dirigenza Rai — e anche all’amministratore delegato Salini. Il rocker, che nega i diritti di Israele, e considerato antisemita, non sarebbe stato gradito per la grande visibilità che avrebbe avuto nell’evento televisivo più seguito d’Italia. Così la Rai per evitare l’incidente diplomatico — sarebbe diventato un vero casus belli — ha optato per la scelta di oscurare l’intervento di Roger Waters.
COLETTA (RAI): «RULA NON AVEVA BISOGNO D'INTRODUZIONE»
Per la tv pubblica l’unico a esporsi è il direttore di Rai1 Stefano Coletta: «Le scalette ammettono possibilità di variazione. E quando l’abbiamo rivista, proprio io ho pensato che il preludio di Roger Waters fosse uno start ritardante al monologo di Rula. Questo quadro si bastava da solo. Ho pensato che non avesse bisogno di alcuna introduzione». Il contenuto poi non era «sensibile»: «Era un benvenuto a Sanremo per Rula e un sottolineare quanto bene avesse fatto il direttore artistico a includere tante donne».
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