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A CHI HAI DETTO ''COSIDDETTO''? - VIDEO: GAFFE DELLA GRUBER CON IL PROFESSOR MASSIMO GALLI, PRIMARIO INFETTIVOLOGO DELL'OSPEDALE SACCO DI MILANO, DEFINITO DA LILLI ''COSIDDETTO ESPERTO''. LUI, DOPO UN SORRISO BEFFARDO, HA RISPOSTO CON GRAN SIGNORILITÀ

 

 

Federico Gallone per www.giornalettismo.com

 

giuseppe conte ospite della gruber a otto e mezzo 19

Nella puntata di Otto e Mezzo di venerdì 13 marzo 2020 è intervenuto il professor Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Per parlare dell’emergenza coronavirus in Italia, la conduttrice del programma in onda su La7 ha dato la parola a Galli, definendolo un «cosiddetto esperto, tecnico, virologo». Un appellativo che ha suscitato la reazione del professore, che ha risposto così alla domanda di Gruber («Anche lei pensa che saremo migliori dopo questa emergenza? E soprattutto quando la supereremo? Perché nessuno si azzarda naturalmente di fare una previsione, anche se oggi qualcuno ha ipotizzato che per l’estate potremmo esserne fuori. Lei cosa dice?»): «Guardi, me lo auguro con tutto il cuore che si sia fuori per questa estate», ha detto Galli.

 

«D’altro canto lei ha utilizzato un termine divertente, il ‘cosiddetto esperto’, non me ne offendo affatto, ma su una malattia di questo genere, completamente nuova, il termine ‘cosiddetto’ è corretto. Ne sappiamo veramente molto poco e forse molti di noi dei ‘cosiddetti esperti’ quasi reali e magari non tanto reali ne abbiamo anche parlato talvolta a sproposito. Qualcuno sicuramente l’ha fatto», ha concluso il professore. Lilli Gruber è rimasta in silenzio, anche se non ha potuto fare a meno di lasciarsi andare a un sorriso beffardo.

massimo galli

 

Poi, Galli è entrato più nello specifico, lanciando un appello a tutti gli italiani: «In 42 anni di professione non mi sono mai trovato davanti a qualcosa di simile. Ma non è niente di originale da dire, è sotto gli occhi di tutti che questa cosa sia fuori dall’ordinario. Mi auguro di cuore di poter continuare a occuparmi con decisione dell’emergenza coronavirus e di avere in questo anche gli italiani che fanno la stessa cosa. Perché una cosa è certa: se non ci mettiamo d’impegno tutti i tempi non saranno brevi», ha concluso il professore.