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"NON TROVAVO PIÙ SOPPORTABILE L’INDULGENZA VERSO TRUMP, PUTIN E LE DESTRE NAZIONALISTE. MI SENTIVO UN PESCE FUOR D’ACQUA" - GAD LERNER SPIEGA PERCHE’ HA LASCIATO “IL FATTO QUOTIDIANO” E REPLICA PUNTUTO A ANTONIO PADELLARO CHE IN UN LIBRO HA STIGMATIZZATO “IL PIAGNISTEO DELLE FACCE DA VENTOTENE”: “SBAGLIATO RIDICOLIZZARE L'ANTIFASCISMO. IL DISSENSO È NETTO. ME LI IMMAGINO LUI E TRAVAGLIO CHE SI DANNO DI GOMITO E SGHIGNAZZANO. MI HA COLPITO UN PASSAGGIO DELLA PREFAZIONE DI MARCO IN CUI SE LA PRENDE CON MONTI E DRAGHI E DICE CHE OGGI L'UOMO FORTE VESTE LA GRISAGLIA DEL TECNICO. MA DAVVERO? MA DAI..." - LA REPLICA VELENOSA DI TRAVAGLIO: "NON SAPER SCRIVERE È GIÀ UN BEL GUAIO, MA NON SAPER NEPPURE LEGGERE DEV'ESSERE TERRIBILE"

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gad lerner

Ma mi faccia il piacere

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”

 

[…] Identikit/2. “Me li immagino Padellaro e Travaglio che ne parlano tra loro, si danno di gomito e sghignazzano” (Gad Lerner, Corriere della sera, 4.5). Ma infatti, dove andremo a finire, contessa.

 

Identikit/3. “Mi ha colpito un passaggio della prefazione di Travaglio al libro di Antonio. Cito: ‘Oggi l’uomo forte non indossa più l’orbace o la camicia nera: vesta la grisaglia del tecnico’. E indica i due ‘Supermario’, Monti e Draghi. Ma davvero? Ma dai!” (Lerner, ibidem, 4.5). Non saper scrivere è già un bel guaio, ma non saper neppure leggere dev'essere terribile.

 

GAD LERNER

Roberto Gressi per corriere.it - Estratti

 

Padellaro, nel suo libro, mette alla berlina gli «antifascisti immaginari», e dice che tu che lo critichi, Gad Lerner, o non lo hai letto o non lo hai capito.

«Antonio resta un amico, ci siamo già sentiti e, come chiede lui, ci confronteremo guardandoci negli occhi. Ma il dissenso è netto: già due anni fa lui chiedeva agli antifascisti di prendersi un alka seltzer, un antiacido».

 

Di che cosa lo accusi?

«Di non vedere quanto sia facile piegarsi a nuove forme di autoritarismo. Gli italiani si abituarono al fascismo e il regime durò vent’anni. Li apra, gli occhi. In Wisconsin una giudice viene arrestata per aver protetto un immigrato. Netanyahu caccia il direttore dello Shin Bet, scatenando la protesta popolare. In Turchia Erdogan incarcera il sindaco di Istanbul, per impedirgli di vincere le elezioni. Orban vieta le manifestazioni Lgbtq+. Putin poi... Paesi una volta democratici arretrano, il fascismo chiedeva il giuramento ai professori, ora Trump attacca le università non omologate alla linea del governo e le priva dei finanziamenti».

 

antonio padellaro cover

Ma l’attacco è al piagnisteo delle dolenti «facce da Ventotene».

«Me li immagino Padellaro e Travaglio che ne parlano tra loro, si danno di gomito e sghignazzano. Mario Monti ha scritto sul Corriere: “Quel che avviene in America oggi, se non prendiamo le distanze, può essere più pericoloso di quel che è avvenuto in Italia fra il 1922 e il 1943”. Il suo è un allarme reale o è anche lui una faccia da Ventotene?».

 

E gli «al lupo al lupo» che rievocano lo spettro della marcia su Roma?

«Le democrazie scricchiolano, non si risponde a questo pericolo con una goliardia da tarda età. Antonio ha ragione, esiste anche una retorica che banalizza la Resistenza, ma non si affronta con lo sberleffo del suo pamplhet. E tanto meno con la denigrazione della democrazia, con la quale la destra è cresciuta e che a destra declinano con “non ha vinto la Resistenza ma gli alleati”, oppure con “ci furono atrocità da tutte e due le parti”. È una mistificazione della storia. Antonio, tu ci sei stato a via Tasso, hai visto che cosa vuol dire essere torturati e la barbarie della rappresaglia, e ti sei commosso».

ANTONIO PADELLARO A IN ONDA

 

Nel mirino del libro però ci sono i «professionisti» dell’antifascismo.

«Mi ha colpito un passaggio della prefazione di Travaglio al libro di Antonio. Cito: “Oggi l’uomo forte non indossa più l’orbace o la camicia nera: veste la grisaglia del tecnico”. E indica i due “Supermario”, Monti e Draghi. Ma davvero? Ma dai! Certo, poi è importante l’autorevolezza con la quale si chiama la necessità della memoria. Sergio Mattarella non si stanca mai di esserne un esempio».

antonio padellaro foto di bacco

 

Freddezza a sinistra sulla commemorazione delle Foibe.

«Chino il capo di fronte a quella tragedia. Ma non mi sfugge che la destra abbia voluto quella celebrazione, anche come collocazione temporale, per paragonarla strumentalmente alla Shoah».

 

C’è una frangia dell’antifascismo che sfocia nell’antisemitismo.

«Credo sia un errore importare il conflitto del Medio Oriente ai cortei del 25 aprile. Ma la storia ci dice ben altro sul fascismo. Mesi prima che la Brigata ebraica sbarcasse a Taranto, c’erano già 800 ebrei italiani che combattevano il nazifascismo, a cominciare dai fratelli Rosselli».

Padellaro e Travaglio

 

(...)

 

 

 

Fuori dai denti, perché hai lasciato il Fatto?

«Ci sono stato cinque anni. Riconosco a quel giornale grande indipendenza, dà notizie scomode, mai mi ha censurato. Ma trovavo non più sopportabile l’indulgenza verso Trump, Putin e le destre nazionaliste. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua».

Monteverdi Travaglio e Padellaro gad lerner dopo inter manchester city