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Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
Marco Liorni è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.
Il popolare conduttore televisivo ha parlato del suo programma, in onda ogni sabato su Rai 1, 'Italia sì': "Sta andando bene perché stiamo facendo il programma che ci piace, siamo liberi di decidere, pensare e sviluppare tutto quello che succede. E' una cosa meravigliosa, possiamo parlare di tutto e svilupparlo come uno lo sente. Il pubblico premia le cose che sente abbiano un'anima".
Sul Paese di oggi: "SI urla tanto. Tutti urlano. Mi piacerebbe un Paese più riflessivo, più pacato. Poi si può benissimo urlare e litigare, purché non si vada avanti per frasi fatte, slogan e chiusure, altrimenti non si capisce a cosa serve confrontarsi".
francesca fialdini marco liorni
Sul suo addio a 'La vita in Diretta': "E' una cosa chiusa e strachiusa. La cosa che mi rimane è che riesco più spesso a dormire di notte. A La Vita in Diretta trattavamo spesso delle storie, degli argomenti, delle cose così coinvolgenti, così forti, che di notte capitava di svegliarsi e ripensarci. Se hai davanti una madre cui hanno ucciso il figlio, in tv ci stai dieci minuti, la mattina l'hai passata ad entrare empaticamente nella storia, prima della trasmissione ne riparli, quando arrivi di notte ti ritorna tutto su. In questo momento se ripenso a La Vita in Diretta penso che era un programma che ti succhiava l'anima. E' stata una esperienza di vita pazzesca, durata sette anni. Un grande privilegio, ma una cosa che mi ha impegnato molto anche emotivamente. Tutto il resto passa in secondo piano".
Sui social: "Ci sto, ma non mi piace in questo momento come vengono vissuti. Se ti scontri con qualcuno per iscritto, già non ne puoi, devi prendere il telefono e chiamare una persona. Vedo anche grossi giornalisti che entrano in polemiche, discussioni, battibecchi via Twitter, che mi chiedo perché lo facciano".
Sul suo futuro: "Spero che 'Italia sì' cresca, come maturità proprio del programma, perché in ogni puntata scopriamo una cosa diversa. Ogni puntata è una esperienza per crescere. In questo momento 'Italia sì' è mio figlio. E' un programma che potrebbe andare dappertutto, ci puoi mettere qualunque cosa. Ha veramente tante potenzialità. Potrebbe esserci qualcosina in ballo per quanto riguarda la radio. In tv non lo so, in Rai è cambiata totalmente la dirigenza, spero presto di poter parlare con i nuovi per capire se potremo fare ancora strada insieme oppure no".
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