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Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, una mia amica a metà italiana e a metà israeliana mi ha fatto avere dall'ambasciata israeliana le così tante immagini esistenti che raffigurano quanto accaduto il 7 ottobre nello spicchio di Israele in cui hanno fatto irruzione gli animali da combattimento targati Hamas.
Chi è giovane non si rende conto di come ancora mezzo secolo fa erano poche le immagini che documentavano in tempo reale ciò che stava succedendo al mondo. Resta celebre il giorno - giugno 1944 - dello sbarco in Normandia delle truppe americane che stavano cominciando a rompere le ossa al nazismo in Europa. Di quello sbarco i contemporanei videro in tutto e per tutto le 11 foto che il grande fotografo americano Robert Capa era riuscito a scattare immerso nell'acqua, e mentre le pallottole delle mitragliatrici tedesche gli piovevano addosso tutt'attorno. (Capa aveva scattato ben più di 11 foto, ma la più parte andarono perse al momento della stampa in una tipografia inglese.)
Laddove oggi nell'era dei telefonini e della comunicazione digitale trabocchiamo di immagini, di foto scattate al momento in cui le cose stavano accadendo. Nel caso del 7 ottobre di cui sto dicendo, è copiosa la documentazione offerta dai telefonini di quegli stessi assassini nel mentre che effettuavano il massacro, assassini che stavano ritraendo il massacro vociando un "Allah è grande!" e solo quello, animali da combattimento su cui è arrivata dopo la sacrosanta mano vendicatrice degli israeliani.
Non sono immagini che vanno spiegate al dettaglio, quello no, corpi bruciati, volti devastati, una ragazza che deve essere stata stuprata prima di essere uccisa, stanze di case che sono state come divelte, un cagnolino nero che stava trotterellando spensierato per le strade di un kibbutz e gli sparano ripetutamente fino a ucciderlo. No, non posso andare oltre nel descrivervele. Io stesso ce la faccio a stento a guardarle, e lo faccio solo in memoria e in onore di quei morti innocenti: di quel massacro perpetrato a freddo e scandito dai muggiti di quegli animali.
massacro di hamas in un kibbutz israeliano
Mi direte che di quel massacro erano innocenti i bambini palestinesi di Gaza annichiliti dai bombardamenti israeliani. Certo, innocentissimi. Solo che è quello che succede quando dei criminali accendono il fuoco e le fiamme della guerra. Accadde alla Germania il cui Fuhrer aveva dichiarato guerra al mondo. Cominciarono loro col distruggere e l'assassinare, subirono loro più tardi distruzioni e violenze inaudite. Esistono le foto famose dell'intera famiglia del sindaco tedesco di Lipsia (lui, la moglie, la giovane figlia) che s'erano dati la morte prima che irrompessero le truppe russe. Forse non tutti sanno che sulla sola Lipsia i successivi bombardamenti erano stati in quei mesi ben 24 e che avevano causato 5000 morti. Questa è stata la realtà della Seconda guerra mondiale.
Prigionieri com'erano e sono di Hamas e delle sue azioni criminali, i bambini di Gaza sono innocentissimi. Ma che cosa poteva fare di diverso, se non attaccare e colpire (purtroppo nel mucchio), l'esercito del Paese i cui cittadini innocentissimi erano stati martoriati a tal punto? Io non so rispondere. Voi?
GIAMPIERO MUGHINI
il kibbutz di be’eri, assaltato il 7 ottobre da hamas foto di micol flammini 1massacro di hamas in un kibbutz israelianoil kibbutz di be’eri, assaltato il 7 ottobre da hamas foto di micol flammini 3porta della safety room nel kibbutz di nir ozil kibbutz di be’eri, assaltato il 7 ottobre da hamas foto di micol flammini 10attacco di hamas al kibbutz di be eri 2assalto kibbutz hamasil kibbutz di be’eri, assaltato il 7 ottobre da hamas foto di micol flammini 4gli israeliani recuperano frammenti di ossa al kibbutz di be eri attacco di hamas al kibbutz di be eri attacco di hamas al kibbutz di be eri 3attacco di hamas al kibbutz di be eri gli israeliani recuperano frammenti di ossa al kibbutz di be eri attacco al kibbutz di be eri strage kibbutz di kfar aza 2strage kibbutz di kfar aza attacco di hamas al kibbutz di be eri 1
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