MADONNALEAKS - NEL NUOVO ALBUM “PIRATATO” DELLA EX “MATERIAL GIRL” CITAZIONI DI GIULIO CESARE, PREGHIERE LAICHE, ORCHESTRE E ARCHI: TUTTA ROBA DALLA QUALE SUOR CRISTINA POTREBBE PESCARE IN FUTURO A PIENE MANI

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Marinella Venegoni per “la Stampa

 

madonna madonna

Ormai per la musica popolare il web è una giungla, non sai mai se quella tigre che spunta dal sito pirata abbia artigli veri o di cartapesta. Ma il coinvolgimento massiccio di Madonna nell’inquietante paesaggio dei leak - le canzoni sottratte al segreto prima della pubblicazione ufficiale - fa pensare che da qui in avanti qualcosa dovrà cambiare: si modificheranno le logiche dello stesso processo creativo? E cosa accadrà, poi, di quello tecnologico e industriale?

 

Ascolto da ieri le 30 famose canzoni inedite di Madonna arrivate dal nulla, ovvero la lista più lunga degli innumerevoli leak dal suo futuro ma già conosciutissimo album Rebel Heart: proprio 30 non sono, perché per esempio la title track è presente in due versioni.

SUOR CRISTINA tweet di madonnaSUOR CRISTINA tweet di madonna

 

Una acustica, per chitarra, e l’altra imbottita di arrangiamenti synth: entrambe sottolineano un’appiccicosa linea melodica dentro la quale la vocetta della Material Madam confessa le audacie del suo cuore ribelle, quello che l’ha fatta diventare quel che è: «Yeah Yeah this is me...», canta con orgoglio.
 

Martin Luther King nella chiesa di Atlanta Martin Luther King nella chiesa di Atlanta

Oltre che dai sei brani passati in un istante al successo su iTunes, l’attenzione viene catturata da titoli che sottolineano la sua ossessione per le costanti della religione cattolica: più seria Good is Love, mentre Holy Water (acqua santa) è una sorta di filastrocca che comincia con gocce elettroniche. Make the Devil Pray, una preghiera profana, è la prima versione di Devil Pray ormai nota; Messiah è un brano accorato di impianto tradizionale, per orchestra e archi.

 

Tutta roba dalla quale Suor Cristina potrebbe pescare in futuro a piene mani. Altri due titoli curiosi sono la ballad Joan of Arc, e Veni Vidi Vici, una citazione dance di Giulio Cesare per ripercorrere le proprie imprese vincenti (siamo sempre all’autocelebrazione).
 

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Ma quanto scrive Madonna? Ci si stupisce per i futuri 30 brani di Jovanotti, e pure lei sarebbe forse in condizione di sfornare un lungo album. Nei leak la voce è sempre quella fanciullesca, cinguettante fra i molti demo spartani, mentre altre volte si coglie il work in progress verso materiale commerciabile dance. Si intuisce che i brani nascono per voce e chitarra, per essere poi vestiti e trasformati dagli stilisti DJ, fra i quali Pharrell Williams, qui in lista dei 30 in una Back That Up di pronta presa discotecara.


Intanto l’accelerazione verso il disvelamento dei segreti di Rebel Heart sta dando ulteriori guai alla Signora. Il 2 gennaio si è scusata per l’apparizione in rete di immagini di icone come Martin Luther King, Mandela o Dylan, con il volto imbrigliato da lacci simili a quelli che lei sfoggerà sulla copertina dell’album: «Mi spiace, non mi voglio paragonare, voglio solo esprimere ammirazione perché anche loro erano cuori ribelli». Scuse molto poco stile Madonna, come poco in stile Madonna sono state le sue lamentele per la violazione del segreto musicale.

MADONNA LUTHER KING MANDELAMADONNA LUTHER KING MANDELA

 

Ma intanto PJ Harvey ha annunciato che il suo nono album sarà registrato dal 16 gennaio con una installazione artistica che permetterà al pubblico di assistere ai lavori. È il primo passo verso l’uscita dalla giungla musicale: e se Madonna avesse già cominciato, senza dirlo?