RAI, DI TUTTO DI PUS - IL GOVERNO POTREBBE BOCCIARE LA RIFORMA GUBITOSI CHE PREVEDE LE DUE NEWSROOM - RENZI PENSA A UN UNICO CORPO REDAZIONE (TUTTO AI SUOI PIEDI) - PIERO MARRAZZO IN POLE PER LA POLTRONA DI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME

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Marco Castoro per “la Notizia” (www.lanotiziagiornale.it)

 

Luigi GubitosiLuigi Gubitosi

A Viale Mazzini il segno del comando è sacro. Quando c’è un padrone in molti lo seguono, a volte cambiando in corsa bandiera e salendo al volo sul carro del vincitore. Non a caso, tra le redazioni e tra i dirigenti, il partito renziano è in forte espansione. A destra e a manca arrivano aperture verso il premier. L’ultima è del dg uscente, Luigi Gubitosi, che ha strizzato l’occhio alla riforma della governance.

 

Un amministratore delegato con poteri rafforzati renderebbe la Rai più simile ad altre società per azioni e partecipate dallo Stato,  ha detto Gubitosi. Renzi – che inizialmente voleva fare un decreto sulla riforma della Rai ma che poi ha ceduto al ddl – ora che si è reso conto che i partiti stanno facendo la melina per allungare i tempi dell’approvazione, ha minacciato di provvedere alle nuove nomine con la legge Gasparri.

 

MILLENNIUM RAI3 MATTEO RENZIMILLENNIUM RAI3 MATTEO RENZI

Una decisione che ai politici piace perché così possono continuare a nominare un cda i cui componenti rispondano al volere dei partiti che hanno dato loro la poltrona. Ma occhio perché c’è il barbatrucco. Secondo voi Renzi lascerebbe ai politici gestire ancora la governance della Rai? Non appena sarà nominato il nuovo Ad, sicuramente il Governo farà un decreto che consentirà al manager di avere poteri assoluti e svincolati dal cda. Con la possibilità di scegliersi squadra e di avere un budget tutto suo.

 

E sarà lui direttamente in prima persona a rispondere dell’operato. Se non darà risultati soddisfacenti sarà cacciato. E il cda? Avrà poteri limitati e così i partiti potranno decidere ben poco. La Rai sarà governativa. Ma Gubitosi, che tanto si è prodigato per riformare l’informazione Rai, lo sa che Renzi potrebbe mandare tutto a carte quarantotto?

 

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LE NEWSROOM

L’idea del premier è di accorpare tutto il corpo redazionale dei giornalisti Rai in un’unica formazione che poi si divida i compiti tra le testate. Quindi niente Newsroom 1 o 2 e nessuna nomina di superdirettori. Il dg uscente non può provvedere alle nomine prima di andarsene, come vorrebbero i suoi fedelissimi, perché non vuole compromettersi il rapporto con lo staff di Renzi. Anche l’Usigrai sembra aver già aperto all’idea del premier. Il progetto di riforma del sindacato dei giornalisti di Saxa Rubra si chiama Rai Più, ed è basato su un newsgathering unico, con una struttura unica di produzione. Che coincidenza!

PIERO MARRAZZO PIERO MARRAZZO

 

IL VALZER DEI CORRISPONDENTI

A Saxa Rubra e a Viale Mazzini si discute anche del riassetto delle corrispondenze estere. Stefano Spoto, l’ex Linea Verde, Tg2 e Rai International è quasi in età pensionabile. Il suo rientro a Roma viene dato come prossimo. Chi lo sostituirà a Gerusalemme? In pole c’è l’ex governatore del Lazio, nonché conduttore di Mi manda Raitre, Piero Marrazzo.

 

Oliviero Bergamini Oliviero Bergamini

Che in seguito alla chiusura anticipata per i bassi ascolti della sua ultima trasmissione su Raidue, non ha trovato un’altra collocazione. Ed eccolo pronto ad accettare la nuova sfida. L’altra partita tutta da giocare riguarda New York. Oliviero Bergamini del Tg1 (ex Tg3) ha già pronte le valigie. La sua presenza sarebbe molto gradita anche dal governo americano. Chi sarà tra Tiziana Ferrario e Giovanna Botteri a cedere la poltrona? Probabilmente la prima, magari per riconquistare una conduzione importante al Tg1.

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