
DAGOREPORT - LA MAGGIORANZA VIAGGIA COSÌ “COMPATTA” (MELONI DIXIT) CHE È FINITA SU UN BINARIO…
POSTA! - ALLA FINE, L’UNICA VERA INGERENZA PRE-ELETTORALE DALLA RUSSIA E’ STATO IL "BURIAN" - TRISTE PARABOLA DI BEPPE GRILLO. ALLA FINE SI È DETTO "VAFFA" DA SOLO - MIO FIGLIO DI 21 ANNI NON ANDRA’ A VOTARE. HO CERCATO DI CONVINCERLO A VOTARE ALMENO IL “MENO PEGGIO” E LUI MI HA RISPOSTO…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
claudia federica petrella beppe grillo
Caro Dago, triste parabola di Beppe Grillo. Alla fine si è detto "vaffa" da solo.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, "Sosterrò ogni premier del Pd". Capita l'aria che tira nel suo partito, Renzi ha gettato la spugna.
Alan Gigante
Lettera 3
Caro Dago, Lavinia Flavia Cassaro, la maestra che davanti alle telecamere augurava ai poliziotti di morire, si sente "stupida". Spiega di essersi lasciata prendere dalla passione e dalla rabbia favorendo così la costruzione di un "castello mediatico". Poi aggiunge: "Non dico cosa voto, di certo l'unica vera forza politica di sinistra è Potere al Popolo". Un lampo d'intelligenza... senza scoprirsi.
Carlotto Buscemi
Lettera 4
Caro Dago, nel 1994 Emma Bonino fu eletta in Parlamento con la Lega. Oggi invece, non avendo la possibilità di raccogliere le firme necessarie per candidarsi, è stata più coerente e si è fatta aiutare da quel vecchio "mangiapreti" di Tabacci...
Andrea Parenzan
Lettera 5
Caro Dago, Daniel Craig compie 50 anni e alcuni sostengono che abbia accettato di interpretare il prossimo “007“ solo grazie a un assegno da 150 mln di dollari. Ma perché, gli altri attori lavorano gratis?
Ranio
Lettera 6
Caro Dago, dal palco si leva un grido: "ITAJANI!"
Saluti
Gino Celoria
Lettera 7
Caro Dago, sugli "attacchi di odio" da Salvini la Boldrini è ridicola. Si rende conto che sono la milionesima parte di quanto scatenato dai suoi amici di sinistra contro Berlusconi?
Raphael Colonna
Lettera 8
Caro Dago, geniale Berlusconi: "Prima i Tajani!". Così Salvini e la Meloni hanno fatto campagna per FI...
Giuly
Lettera 9
La banana molliccia ultramatura è senz'altro una metafora ben riuscita probabilmente anchee la pompetta comincia a dare problemi.
Alberto Gentile
Lettera 10
Caro Dago, vituperano la Meloni per un selfie con Orban - non un pericoloso estremista, ma appartenente allo stesso Ppe della Merkel - è non emettono un flatus vocis verso l'etnocida Erdogan, già ricevuto con tutti gli onori da Renzi, Gentiloni ed ora Mattarella. Sinistra intellettualmente funesta.
Giorgio Colomba.
Lettera 11
Caro Dago, a due giorni dal voto salta fuori la "novità" del "tagliando antifrode" attaccato alla scheda elettorale, che al di la del nome sembra invece fatto apposta per annullare voti, causa strappo maldestro e comunque mai uguale a se stesso, o annullare la segretezza del voto, causa registrazione del numero della scheda. Incredibile che il tema non sia stato nemmeno nominato in campagna elettorale e che fino a questo momento (sono le 11.00) non si trovi traccia del fac-simile nel sito del Ministero dell'Interno. Ancora maggiori sospetti sono fomentati da tanta segretezza.
Cincinnato 1945
Lettera 12
Caro Dago, il ministro Del Rio, dopo aver criticato i vertici di Trenitalia - come se non li avesse nominati lui - spiega che comunque le nostre ferrovie sono all'avanguardia in Europa. All'avanguardia de che? Dei guasti o dei ritardi?
F.Bar.
Lettera 13
Dagovski,
Alla fine, l’unica vera ingerenza pre-elettorale dalla Russia e’ stato il Burian.
Aigor
Lettera 14
Gentil Dago, Gigino Di Maio ha portato in scena la realtà, virtuale, dei non ministri, che tengono...5 Stelle, passato di peones plaudenti nel renzismo e famiglie : gli...insoliti ignoti !
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 15
Caro Dago, in un articolo l'Osservatore Romano denuncia lo stato di molte suore che, poste al servizio di alti prelati, verrebbero trattate "come sguattere". Sicuramente se sono assegnate a cardinali con attici di 700 metri il lavoro non manca! L'unica consolazione, tra la preparazione di un pranzo e una lucidata di pavimenti, è la vista mozzafiato sui giardini vaticani.
FB
Lettera 16
Caro DAGO, strano che per conoscere l'esito del voto prossimo, nessuno ha tirato fuori l'algoritmo. Che stabilisce, formula, apparecchia, indica molte cose della vita, pare.
Saluti, Labond
Lettera 17
Dagosplash, forte Trump che annuncia l'applicazione di dazi su acciaio ed alluminio (oggi; domani chissà su che altro). Dalle dichiarazioni rilasciate su Twitter in risposta alle critiche provenienti da mezzo mondo, mi è sembrato come il classico "signor Rossi", uomo della strada, che si crede più furbo ed intelligente di tutti gli altri....fino a che non trova (inevitabilmente) qualcuno più furbo ed intelligente di lui, con tutto quello che ne consegue.
A presto (speriamo)
Timbrius
Lettera 18
Caro Dago, il maltempo a pochi giorni dal voto ha voluto dare un'ultima possibilità per ben figurare al Governo Pd. Si sono giocati male anche questa...
Simon Gorky
Lettera 19
Caro Dago, stamattima mio figlio ventunenne - un ragazzo colto e studioso - mi ha comunicato che non andrà a votare, perché non gli piace nessun partito e, soprattutto, non stima nessun leader. Inutile parlargli di dovere civico e dell'appello del presidente della repubblica. Allora ho provato a dissuaderlo dicendogli che c'è sempre un meno peggio; risposta: "Fanno tutti schifo".
Ma almeno, ho continuato, ci sarà qualcuno peggio degli altri, contro il quale votare a dispetto, scegliendo chi gli impedisca di governare; risposta: "Fanno tutti schifo uguale". Alla fine, disperato, gli ho suggerito di votare cinicamente, per chi fa i suoi interessi; stavolta ho avuto diritto a una risposta un po' più articolata: "Questo discorso va bene per te, papà; ma gli interessi di noi ragazzi non li fa nessuno". Sono rimasto zitto, perché ha ragione.
Federico Barbarossa
Lettera 20
Caro Dago, Lavinia Cassaro, la maestra no-global che ha inveito contro la polizia: "Perderò il posto, ma per l'antifascismo ne vale la pena". Le hanno fatto il lavaggio del cervello senza anti calcare e ammorbidente?
Berto
Lettera 21
Caro Dago, ha presentato una squadra intera di tecnici, alcuni dei quali riciclati. Ma è il governo Di Maio o di Monti?
Matt Degani
Lettera 22
Buon giorno, leggendo l'articolo su Ricucci di stamane e leggendo della confisca di 29 mln mi viene da chiedere dove finiscano i soldi confiscati, badate bene non sequestrati, che rimangono sempre in mano al proprietario, no parlo dei confiscati quindi passati allo stato. Per chi non lo sapesse esiste un ufficio apposito per il trasferimento di detti denari allo stato attraverso una specifica procedura.
Peccato che questo ufficio sia formato da due tre persone che devono occuparsi di tutto e le pastoie burocratiche sono immense. Ora mi domando, ma se tutti i beni confiscati, soprattutto liquidi, venissero imputati velocemente allo Stato, non si avrebbero risorse da destinare a provvedimenti urgenti? Visto che si parla di centinaia di milioni confiscati alla malavita organizzata e ad altri soggetti che delinquono, perchè queste risorse non vengono rese pubbliche e perchè non vengono mai menzionate? Tutti misteri di questa nostra giustizia da barzelletta. Grazie dello spazio.
Francesco Marzano
Lettera 23
Caro Dago, "Tajani, sei stato nominato!" (a due giorni dal voto, per non bruciarlo). Si dia quindi inizio al televoto. Vabbè, c'è la par condicio e allora i fan di Renzi sappiano che avranno Gentiloni mentre a quelli di Grillo toccherà Di Maio, uno serio che non fa promesse a vanvera, per cui non mancherà di istituire il Ministero per la Sburocratizzazione, una faccenda che già in epoca romana sarebbe stata bollata come contradictio in adiecto.
beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale
Intanto una strage familiare diventa un femminicidio tout court e siccome commessa da un carabiniere, ecco le statistiche: in aumento i femminicidi fra le forze dell'ordine. Può essere, dopo giornate passate a inseguire con poca benzina delinquenti di tutte le etnie, salvo ritrovarseli a piede libero il giorno dopo ed essersi presi gli insulti delle maestre di sinistra con la birra in mano, a casa ecco la consorte in crisi che chiede la separazione, ti manda a dormire in caserma, ti toglie i figli però chiedendone il manteniment o. P.S. In contemporanea a Oppido Mamertina una donna di 63 anni ha ucciso a roncolate il marito, Rocco Cutrì di anni 71. Maschicidio? Gianluca
Lettera 24
Dago darling, é proprio vero che ormai i critici "impegnati" hanno poco seguito. Tanto che; secondo il molto autorevole "Baku Times", domenica prossima il terzo film più visto in Italia sarà un sulfureo e molto mal criticato remake di "Bravehearth", anche se nessuno dei privilegiati abitanti della meneghina Via Salvini (quartiere alto di Venezia- Monforte) si muoverà per andarlo a vedere.
Gli preferiranno un film "impegnato" come la trasposizione cinematografica dell'opera "Rienzi"di Wagner. Al primo posto in Italia, ovviamente, il nuovo remake giovanilistico e un po' pasticcione di "Stars wars". Dopo l'"ukase", molto poco democratico, del sindaco Pizzarotti, molti parmigiani dovranno andarsi a sorbire un remake di "Bovary" (Emma) per scoprire che dell'eroina di Flaubert nel film c'é poco o nulla. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 25
Caro Dago, stiamo andando alle elezioni politiche in pieno inverno con buona parte del paese bloccato dalla neve. Chi è responsabile di tale scelta azzardata? Il presidente della repubblica che ad ogni piè sospinto chiede agli italiani di andare a votare, come ha potuto permettere che le elezioni si tenessero in inverno col naturale pericolo della presenza di condizioni meteorologiche sfavorevoli? Sarebbe stato drammatico per il paese votare un mese dopo in piena primavera? Sicuramente, votando in un solo giorno in un paese colpito da intense nevicate. l'affluenza alle urne diminuirà ulteriormente
Cordialità’
Pietro Volpi
Lettera 26
Dopo giorni che non guardavo questo letamaio a cielo aperto, proprio per ripulsa di fronte a tanto sconcio onnipresente, oggi guardo e vedo il solito giusti venire a menarci il torrone elogiando una trojatina, una vera trojatina, ossia il film del tale quarantatreenne milanese che non vedeva l'ora di fare il filmetto pro unioni civili, cercando di renderle commestibili anche per chi non le vede di buon occhio (per chi è contrario ci vuole ben altro per convincere).
E giù allora tutti i luoghi comuni: i due frocioni che si intersecano a Berlino, la sorpresa delle famiglie, la figura del panzone pugliese milanese abatantuono, il sindaco che fà la parte del pirla all'antica salvo poi cambiare idea, i due omosessuali allegri, il frate stronzo ed esistente solo per i gonzi. Insomma una banalità assoluta, una parata di luoghi comuni fatta passare, visto che la cosa stuzzica i radical chic e i sinistrati, per commedia all'italiana: ma quale commedia e commedia?
Quella vera fotografava la realtà in maniera magistrale, questa è un copia maleodorante, una serie di battute degne dell'oggi. E' una operazione strumentale, furbetta, paraculesca, misera! Una costruzione a tavolino per fare il solito prodottino da dare in pasto al mercato. Anche lo scienziato Mereghetti del Corriere elogia sta cacatina e parla di commedia all'italiana: probabilmente il tempo che passa offusca sempre più le menti.
Probabilmente questa trojata che magari avrà pure successo di pubblico perchè impostata sui gusti odierni, ossia battute e gaysmo, è nata nella mente del regista dalla fronte spaziosa, perchè le unioni civili si sono rivelate un vero e proprio flop nonostante le strombazzate, le "lotte" dell'indemoniata Cirinnà, e la difesa del più losco dei sedicenti cattolici, tale bulletto calandrino (insieme con la sua compagna di merende bancaria etruria) e via dicendo. Infatti da giugno 2016, ossia dall'entrata in vigore della funesta norma, sono state solo alcune migliaia le unioni civili concluse: un flop pazzesco se si pensa che la sinistra ne aveva fatto un cavallo di battaglia, una vera e propria emergenza, parlava di un disastro sociale.
Poche migliaia di unioni civili - oltrettutto di coppie dettesi in attesa da anni, per cui avrebbero dovuto essere una valanga - a dimostrare che nei fatti si trattava di poca cosa, di cosa non sentita dalla stragrande maggioranza del popolo italiano. Sentita invece dai vari politicanti di sinistra, da attori e capibastone del progressismo, da gente alla dagospino, da tutti quelli che vogliono sferrare colpi alla Dottrina Cattolica.
Un pò come la faccenda dello jus soli, che è stata sbandierata per motivi ideologici e che adesso, in piena campagna elettorale, è stata totalmente negletta. Perchè alla fin fine - anche se lo nascondono - è lì che vanno a parare: non vogliono sentire parlare di precetti e di regole che non gli piacciono. Che disturbano i loro comodi.
E non hanno nemmeno ritegno nell'offendere, come il pugliese-milanese Abatantuono, celebre per i suoi film capolavori di cultura e senso civico, il quale non ha trovato di meglio che definire il suo ruolo nel film, come "qualcosa" capace di far emergere l'ottusità delle persone che sono contro le unioni civili. Che sò, gente ottusa come il Cardinale Caffarra, o i vari Papi predecessori di Bergoglio, che hanno giudicato molto negativamente ogni unione omosessuale: figuriamoci poi volerla istituzionalizzare! Ma tant'è: sono ottusi. Parola di Abatantuono! E anch'io nel mio micro mi sento ottuso, ma felice di esserlo!
Luciano
DAGOREPORT - LA MAGGIORANZA VIAGGIA COSÌ “COMPATTA” (MELONI DIXIT) CHE È FINITA SU UN BINARIO…
UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO BERLUSCONI NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN…
DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
DAGOREPORT – VIVENDI VENDE? I CONTATTI TRA BOLLORÉ E IL FONDO BRITANNICO CVC VANNO AVANTI DA TRE…
FLASH - SIETE CURIOSI DI CONOSCERE QUALI SONO STATI I MINISTRI CHE PIÙ HANNO SPINTO PER VEDERSI…