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1 - SALVATORES: “I POLITICI VEDANO IL MIO FILM”. INTANTO LA POLITICA LO PAGA
Salvatores fa appello ai politici, “mi piacerebbe che vedessero questo film”, riferendosi a “Italy in a day”, il progetto-patchwork realizzato da Indiana Production per la Rai. Prima ancora di vederlo, però, la politica il film di Salvatores lo ha sostanzialmente finanziato. Il progetto nasce su impulso di Rai Cinema, diretta dal fedelissimo di Luigi Gubitosi, Paolo Del Brocco. E Viale Mazzini quanti soldi ha messo nel progetto, che ha comportato la visione e analisi di 45mila video? Mistero.
Di certo Gubitosi ha fatto di tutto per avere Salvatores, già protagonista della campagna spot insieme a Fiorello per la compagnia telefonica Wind (da cui proviene il dg Rai). Qualunque sia la cifra, però, il risultato del prodotto finale non è dei più ambiziosi. Il film andrà in onda in prime time in una serata moscia, come il sabato sera, su raitre, che la scorsa settimana in quella collocazione ha fatto il 4%. Oltre ai fondi messi dalla Rai, “Italy in a day” (fuori concorso anche al Festival di Venezia) ha potuto contare, però, anche su un corposo assegno della Direzione generale per il Cinema del ministero dei Beni culturali: 350mila euro.
2 - ANZALDI (PD) REPLICA AL REGISTA: “NON TUTTI SONO LA CASTA”
Federica Sterza per “Italia-24news.it”
“Non tutti i politici sono la Casta, dispiace che a pensarlo sia un regista come Gabriele Salvatores, che in passato ha saputo interpretare grandi fasi di cambiamento sociale come il 1993 con il film Sud”. Queste le parole del deputato Pd e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, che ha scritto a Salvatores una lettera aperta, pubblicata sull’Huffington Post, dopo che il regista ha presentato il suo film Rai “Italy in a day, un giorno da Italiani”, in onda il 27 settembre in prima serata su Raitre, dicendo: “I politici guardino il mio film”.
Il film è nato dai video inviati al regista da quasi 45 mila italiani. Salvatores, che ha parlato al Prix Italia a Torino, ha invitato il mondo politico ad una riflessione. E spronare i politici a vedere questo film non è per farsi pubblicità. “In questo caso di ‘mio’ non c’è neanche un frame” specifica il regista, ma perché il film “lo hanno fatto gli italiani.
Può essere un’occasione utile per una riflessione sull’Italia di oggi”. Anzaldi sull’invito di Salvatores commenta: “Una frase vaga, ma che sottintende: tutti i politici sono distratti, assenti e non sanno cosa succede nella vita dei loro elettori. In sintesi, tutti sono la Casta. A Salvatores, però, sarebbe giusto far arrivare un messaggio: alcuni politici saranno anche una casta, alcuni saranno distratti, ma oggi qualcuno di noi ci sta provando a cambiare, ci sta provando a riformare la politica”.
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