“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Antonia Hoyle per “Daily Mail”
Prima di un appuntamento, la ventiduenne Natasha Hooper non pensa al parrucchiere, ma a stilare la lista degli argomenti importanti da trattare con l’uomo che si siederà al suo tavolo.
Lui si rivela un bel tipo, ben vestito, ma appena viene fatto il nome del politico Jeremy Corbin, dice: «E chi è?». Non è questo il ragazzo giusto per lei. Natasha è piacente ma i ragazzi che incontra non sono mai all’altezza. Non cerca Einstein, solo qualcuno intellettualmente stimolante. E’ che la Gran Bretagna è a corto di uomini colti.
Solo quest’anno, gli uomini iscritti all’Università sono 30.000 in meno rispetto alle donne. L’occupazione femminile sale, soprattutto nei posti che contano. Il 90% delle laureate, secondo uno studio recente, ritarda la maternità non per seguire la carriera, ma perché non trova il compagno adatto. Alcune sono così disperate che congelano le uova, nell’attesa.
Anche in Cina il fenomeno esiste, questa tipologia di donne si chiama ‘Leftover’. Risultato: le donne hanno paura di restare single e senza figli, gli uomini vivono con un senso di inadeguatezza. Sono intimiditi dalla preparazione dell’altro sesso.
Dopo gli anni ’60, gli uomini hanno accettato, anzi cercato, le donne emancipate, ma ora che competono per le stesse carriere, si trovano in difficoltà. E con sempre più donne laureate e preparate, fra 20 anni sarà ancora più complicato.
Becca Porter viene da una famiglia proletaria, ma è riuscita laurearsi. E’ una anomalia fra i suoi amici. Nella fascia più povera, il divario fra uomo e donna aumenta: gli uomini scelgono lavori manuali e fanno gli operai, le donne sempre più spesso riescono a continuare gli studi. Lei ha frequentato otto ragazzi, tutti non laureati. Non sapevano come reagire, l’educazione e la cultura erano una barriera insormontabile.
Andrea Gould, 41 anni, ha due lauree ed è rimasta single: «Ho studiato cose che non interessano agli uomini, che si occupano più di computer. Io amo la psicologia e la letteratura, loro preferiscono Harry Potter e gli UFO. La mia preparazione ha limitato la scelta di un partner. Ormai gli uomini scelgono le donne on line, il profilo che si adatta più al loro livello».
E’ anche vero che la cultura non è sinonimo di persona migliore, perciò si possono cercare anche altre qualità, e, usando un po’ di umiltà, si può raggiungere un compromesso.
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