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Riccardo Bruno per il Corriere della Sera
Il copione è praticamente identico a quanto già visto a Roma, Milano, Napoli. Continuano i servizi di Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la notizia , sullo spaccio di droga nelle piazze italiane e ancora una volta si concludono con un aggressione a lui e alla sua troupe, documentate da video e immagini.
Ieri pomeriggio Brumotti, funambolo della bici convertito al giornalismo di denuncia, si trovava a Palermo, quartiere Zen, uno dei simboli delle periferie complicate del nostro Paese. Appena uscito dall' auto blindata, Brumotti - giacca mimetica e fascia sulla fronte - e i suoi collaboratori «sono stati insultati, minacciati di morte e aggrediti con lancio di sassi da un folto gruppo di abitanti del quartiere», come ha precisato una nota della trasmissione in onda su Canale 5.
La troupe è rientrata di corsa nell' auto, e a quel punto un pesante blocco di cemento lanciato a quanto pare dal piano alto di una palazzina ha centrato il tetto della vettura, mentre un colpo d' arma da fuoco ne ha forato la fiancata.
Per fortuna nessuno è rimasto ferito, e grazie all' intervento delle forze dell' ordine, Brumotti e i suoi operatori sono riusciti ad allontanarsi dalla zona.
Come detto, non è la prima volta che gli inviati di Mediaset finiscono prima sui giornali che in televisione. Lo scorso 2 dicembre era andata anche peggio a Roma, quartiere San Basilio, con un cameraman ferito alla gamba dal lancio di un mattone. In quel caso erano stati due i colpi di pistola sparati contro la troupe. Brumotti, come è solito fare in questa campagna che sta conducendo contro la droga, era in strada a denunciare i pusher con un megafono. Prima gli insulti, poi l' arrivo di una persona con volto coperto da un passamontagna che ha ricorso gli inviati e colpito l' operatore.
Il 9 gennaio è la volta della Stazione Centrale di Milano.
Nuovo servizio con megafono, lancio di sassi, bottiglie di vetro e fuga repentina. Due giorni dopo Brumotti è a Napoli, Parco Verde di Caivano, la piazza di spaccio che avrebbe soppiantato Scampia. Sette-otto persone incappucciate, tra cui sembra anche un bambino, tentano di sfondare con bastoni e una sedia la vettura con la troupe asserragliata dentro. La blindatura resiste fino all' arrivo dei carabinieri.
Il 22 gennaio Brumotti è di nuovo a Napoli, questa volta al rione Traiano. Lancio di sassi e uova, e una decina di uomini incappucciati che non gradiscono che l' ex campione di bike trial mostri ai residenti le foto dei presunti spacciatori.
A Palermo, la troupe di Mediaset era già da alcuni giorni.
Aveva realizzato le riprese di ragazzi che vendono droga nelle strade dello Zen. Ieri, Brumotti è tornato per intervistare la gente del quartiere e chiedergli se li conoscessero.
Immediata è arrivata la solidarietà, via Twitter, dai conduttori di Striscia la notizia , Ficarra e Picone, che sono palermitani. «Spari sulla macchina di #Brumotti. Vittorio, siamo con te» hanno scritto sul social network.
Brumotti in serata ha mostrato sul suo profilo Facebook le foto della sua vettura perforata dal proiettile. Con il commento: «Quel buco era per me».
Mediaset ha promesso che «il servizio andrà in onda prossimamente su Striscia la notizia ».
vittorio brumotti 3vittorio brumotti 4VITTORIO BRUMOTTI DOPO L'AGGRESSIONE
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