1- IL DEBUTTO SARÀ SOLO IN QUALCHE SALA SCELTA, IL PROSSIMO VENERDÌ 22 GIUGNO, MA GIÀ ALLA SUA ANTEPRIMA AL LOS ANGELES FILM FESTIVAL, “TO ROME WITH LOVE” DI WOODY ALLEN, IN VERSIONE INGLESE, HA RICEVUTO UN BEL CARICO DI BASTONATE DAI CRITICI PRESENTI, BOLLANDOLO COME UNO DEI MAGGIORI DISASTRI DELL’ANNO 2- “E’ TEMPO DI RIMETTERE A POSTO LE BORSE VUITTON E TORNARE A CASA, WOODY”. ANCORA: “LA TUA ISPIRAZIONE È MINIMA, L’EURO È IN CRISI E QUELLA CHE STAI PASSANDO È UNA BRUTTA GIORNATA”. DI PIU’: “E’ COME SE QUESTO VIAGGIO TURISTICO NELLA CITTÀ ETERNA FOSSE STATO CONCEPITO DAL CONCIERGE DELL’HOTEL EXCELSIOR” 3- TUTTI D’ACCORDO NEL TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO ALLA NOTIZIA CHE IL PROSSIMO FILM WOODY “PALLEN” LO GIRERÀ A CASA, A NEW YORK. TANTO GLI EURO SONO FINITI

Marco Giusti per Dagospia

Notizie dal fronte. Farà la sua apparizione pubblica, e solo in qualche sala scelta, il prossimo venerdì 22 giugno, ma già alla sua anteprima al Los Angeles Film Festival, "To Rome With Love" di Woody Allen, in versione inglese, ha ricevuto un bel carico di bastonate dai critici presenti, bollandolo come uno dei maggiori disastri dell'anno. "E' tempo di rimettere a posto le borse Vuitton e tornare a casa, Woody", gli dice Rex Reed del New York Observer. "La tua ispirazione è minima, l'euro è in crisi e quella che stai passando è una brutta giornata". "La sua nota ansietà nel film è distraente. Fortuna che non ci distrae da nulla di interessante" (Tony Macklin).

I critici americani non ci vanno leggeri, comunque, e fanno notare che la Sony, che distribuisce il film in America, si aspettava parecchio dopo il successo di pubblico di "Midnight in Paris". Al meglio il film viene bollato come "dull comedy", commedia noiosa. "Frivolo, schematico e lunghissimo. L'omaggio di Allen alla Città Eterna è uno dei risultati più disastrosi del suo tour europeo".

"Con l'età arriva lo sfinimento, recita una delle battute del film. In pratica serve per la diagnosi del suo ultimo soufflé ambientato in una capitale culturale europea". Todd McCarthy lo distrugge ritenendolo degno di "un piatto di linguine in faccia". "E' come se questo viaggio turistico nella Città Eterna fosse stato concepito dal concierge dell'Hotel Excelsior". Tutti d'accordo nel tirare un sospiro di sollievo alla notizia che il prossimo film Allen lo girerà a casa, a New York. Tanto gli euro sono finiti.

WOODY ALLEN «I MIEI 4 FILM ITALIANI PREFERITI» - PER FESTEGGIARE L'USCITA AMERICANA DI TO ROME WITH LOVE, IL REGISTA STILA LA SUA TOP 4
Da "Bestmovie.it"

Proprio quando il suo film "italiano" (parliamo di To Rome With Love) sta per debuttare nelle sale statunitensi, Woody Allen sulle pagine del New York Times stila la Top 4 dei film made in Italy che hanno segnato la sua vita e la sua carriera. E confessa come Vittorio De Sica (in assoluto il suo preferito), Michelangelo Antonioni e Federico Fellini siano stati per lui un'importante fonte d'ispirazione e abbiano segnato il suo imprinting di spettatore.

Al primo posto dei suoi Oscar italiani troviamo Ladri di biciclette. «Uscì quando ero ragazzino. Sembra un film così semplice, a prima vista... Mi impressionò profondamente, anche perché non ha difetti. Ogni parte funziona in modo perfetto». Tanto che lo stesso regista in altre occasioni aveva più volte dichiarato che gli sarebbe piaciuto, almeno una volta, replicare la purezza della pellicola di De Sica.

E sempre De Sica si aggiudica la seconda posizione, con Sciuscià, «il capolavoro che mi era sfuggito e che ho recuperato quando ero più grande, sui trent'anni. Un vero e proprio omaggio alla poesia che si legge nel rapporto tra i due ragazzini».

Sul terzo gradino del podio c'è invece Blow-Up di Antonioni. «Non certo il suo film più bello, ma un'esperienza affascinante anche grazie alla fotografia di Carlo Di Palma (con cui lo stesso Allen ebbe la fortuna di lavorare in molte sue pellicole, ndr) e una storia interessante che ci insegna che la morte è sempre con noi. Un'idea molto importante per me». Last but not least Amarcord di Fellini. «Nonostante abbia amato molto anche altre sue pellicole, da I vitelloni a La strada e - ovviamente - 8 1/2, questo è quello che potrei rivedere ogni anno e perdermi in quel mondo da cartoon che lui è riuscito a creare».

 

 

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