DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
Chiara Ugolini per “la Repubblica”
(....) Nel 2019 Euphoria ha rivelato a mezzo mondo i tormenti della Generazione Z. Realizzata dal regista Sam Levinson che ha attinto all'esperienza personale adattando un format israeliano, la serie ha raccolto consensi ma sollevato critiche per la crudezza delle immagini, ha appassionato un pubblico di giovani adulti, rivoluzionato il genere teen drama e fatto vincere a Zendaya un Emmy, stabilendo il record per la più giovane attrice in una serie drammatica.
Dal 10 gennaio su Sky e Now, in contemporanea con gli Stati Uniti, arriva la seconda stagione. «Una pausa è stata utile, avremmo dovuto iniziare la seconda stagione un paio di anni fa e a quell'epoca sarebbe stata piuttosto diversa - racconta Zendaya in collegamento da Los Angeles - Guardando in retrospettiva sono grata del fatto di essere uscita un po' dalla testa di Rue: la prima stagione è stata tosta, c'era molta pressione. Il tempo ci ha aiutato a vedere tutto dall'esterno, così quando siamo tornati sul set era la seconda stagione ma era anche diverso, ci sentivamo liberi avevamo meno paure».
(…) Sono tanti i ruoli cui la ex stella Disney ha impresso il suo stile, ma è chiaro che Rue per lei è un personaggio del cuore.
(…) «La serie ha momenti molto alti e divertenti, più che nella prima stagione, ma ci sono sequenze dure, non è uno spettacolo facile da guardare.
Per questo era fondamentale che ci fosse speranza, empatia e redenzione nel retro della mia mente ogni volta che mi approcciavo al personaggio di Rue. Avevo paura di affrontare certi episodi, in particolare quelli che riguardano la dipendenza». La nuova stagione inizia la notte di Capodanno, tutti i protagonisti si ritrovano a una festa, musica, alcol, droga. E tutti sembrano chiusi nelle proprie solitudini.
« Euphoria affronta il dolore e l'oscurità interiore, la serie non vuole assolutamente dare lezioni di vita, piuttosto è un racconto per condividere i momenti difficili e farci sentire meno soli. Misuriamo la nostra empatia in quanto esseri umani se riusciamo a incontrare e amare Rue anche nei suoi momenti più bui, consapevoli che si tratta di una persona che soffre di una malattia di cui non ha controllo perché non ha strumenti per affrontarla». (…)
EUPHORIA euphoria special part 2. 1hunter schafer jules euphoria special part 2. EUPHORIA EUPHORIA EUPHORIA euphoria
Ultimi Dagoreport
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…
FLASH – COME MAI IL PRIMO MINISTRO UNGHERESE VIKTOR ORBAN, PUR INVITATO, NON È VOLATO A WASHINGTON…