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URNE FUNERARIE - BATOSTA PER MINNITI A PESARO: BATTUTO DAL GRILLINO CECCONI, TRAVOLTO DALLO SCANDALO DEI FALSI RIMBORSI - DISASTRO PER MASSIMO D'ALEMA A NARDO': SOLO QUARTO CON IL 4% - MAZZIATA FRANCESCA BARRA, CHE PRENDE IL 18% - KO PER PIERO GRASSO, LAURA BOLDRINI E SGARBI - VINCONO PADOAN A SIENA E CASINI A BOLOGNA - L'INCREDIBILE CASO CAIATA
Annalisa Grandi per www.corriere.it
Vincitori e vinti
Maria Elena Boschi passa a Bolzano, finisce invece prima di iniziare l’avventura in politica di Francesca Barra, che pur era stata condita da qualche polemica. Vincitori e vinti eccellenti, di queste elezioni politiche: Boschi eletta alla Camera nel collegio blindato di Bolzano, sconfitta all’uninominale la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore che dice: «Ha vinto solo grazie ai voti del Südtiroler Volkspartei»
Minniti
In un’elezione in cui si è tanto parlato di profughi e accoglienza, il grande sconfitto è Marco Minniti, il ministro dell’Interno da tutti tanto apprezzato e lodato, travolto dal crollo del Partito Democratico e sconfitto a Pesaro nell’uninominale. Solo terzo, battuto dal candidato M5S Andrea Cecconi, che pur era stato travolto dallo scandalo dei falsi rimborsi, era stato espulso dal Movimento e aveva fatto sapere che se eletto avrebbe rinunciato al posto. Ma meglio di Minniti ha fatto anche Anna Maria Renzoni, candidata del centrodestra, che sul raid di Macerata aveva detto: «Luca Traini è un pazzo scatenato ma è colpevole fino a un certo punto».
Francesca Barra
Aveva annunciato la sua candidatura a Matera, per il Pd. Pur tra qualche critica e polemica. Poi, l’errore grammaticale nei manifesti elettorali a pochi giorni dal voto, e lei che dà la colpa al grafico. Ma tutto si inserisce naturalmente nella batosta per il Partito Democratico al sud. Francesca Barra finisce dietro sia al candidato 5 Stelle che a quello del centrodestra
Batosta per Pietro Grasso, il leader LeU non ottiene il seggio all’uninominale nel collegio Palermo 1. Il presidente uscente del Senato solo quarto, con meno del 6% delle preferenze.
Padoan a Siena
A Siena Pier Carlo Padoan vince, seppur con un distacco non esattamente abissale: a lui il 38,33% dei voti contro il 31,48% del candidato del centrodestra Borghi
Caiata a Potenza
A Potenza all’uninominale stravince Salvatore Caiata, presidente del Potenza calcio, nonostante sia stato espulso dal Movimento 5 Stelle perché indagato per riciclaggio.
Disfatta D’Alema
Disfatta totale per Massimo D’Alema a Nardò, in Puglia: l’ex premier, candidato di LeU, finisce quarto, con il 4% dei voti. Un disastro. Battuto da Barbara Lezzi, dei 5 Stelle, Luciano Cariddi di Forza Italia, e Teresa Bellanova candidata del Pd.
La Valle d’Aosta
E degno di nota è anche il risultato della Valle d’Aosta: al Senato nel collegio uninominale eletto il candidato autonomista Albert Laniéce, alla Camera la candidata del Movimento 5 Stelle Elisa Tripodi: proprio il boom dei 5 Stelle nella regione è un’assoluta sorpresa
«Cade» anche Salerno: solo terzo De Luca Jr
Nel tracollo del Partito Democratico al Sud c’è anche la Campania. A Salerno, roccaforte dei De Luca, vince il Movimento 5 Stelle con Nicola Provenza, solo terzo Piero De Luca, figlio di Vincenzo.
Gentiloni bene a Roma
Il premier uscente Paolo Gentiloni vince nell’uninominale alla Camera al collegio Roma Trionfale: oltre il 40% delle preferenze e distanza incolmabile sugli avversari.
Male anche Boldrini
E se a Milano vince il Pd, male Laura Boldrini: la presidente della Camera solo quarta nel collegio Milano centro, dietro a Bruno Tabacci, Cristina Rossello e Alberto Bonisoli
Bene Casini
Al Senato a Bologna vince il derby di sinistra con Vasco Errani Pierferdinando Casini, eletto nel collegio 4 con oltre il 33% delle preferenze.
Genova, centrodestra vince nel seggio di Grillo
Vince il centrodestra nel seggio 617 di Genova Sant’Ilario, quello di Beppe Grillo. Il Movimento 5 Stelle si conferma comunque qui primo partito
Di Maio batte Sgarbi
Trionfo di Luigi Di maio ad Acerra: il candidato premier dei 5 Stelle supera il 60% delle preferenze, Sgarbi si ferma al 20 e non la prende bene: «Quello non è un collegio: è un territorio di disperati che danno i voti a un personaggetto, a uno che non sa neanche guidare», commenta.
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