DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
DAGONEWS (da www.bloomberg.com)
ferdinando giugliano carlo calenda
“Il primo ministro italiano Giuseppe Conte è impaziente di parlare con la Commissione europea della possibilità di aumentare il deficit. Scoprirà presto che il resto dell’Unione non è pronto ad ascoltarlo”. Così scrive Ferdinando Giugliano (ex commentatore economico di Repubblica) su Bloomberg.
In un articolo intitolato “L’Italia può aspettarsi il trattamento completo della Brexit”, Giugliano elenca le ragioni per cui da Bruxelles non ci sarà alcun tipo di apertura ai governanti populisti, proprio come è stato con i negoziatori della Brexit.
luigi di maio giuseppe conte matteo salvini
La richiesta che l’Italia meriti qualche tipo di status speciale viste le sue (precarie) condizioni economiche verrà liquidata dall’Europa, Lega e M5s scopriranno presto cosa significhi scegliere tra scontrarsi con tutti gli stati membri e disattendere le promesse elettorali.
“La lista dei desideri di Lega e M5s costa fino a 125 miliardi di dollari. Si tratterebbe di una violazione delle regole fiscali europee, che richiedono all’Italia di tagliare la spesa e aumentare le tasse di circa 14 miliardi tra quest’anno e il prossimo”
Perché l’Europa dovrebbe ignorare le regole e gli accordi comuni per il beneficio di un solo paese? Secondo Di Maio e Salvini, i veri padroni del governo Conte, ci sono una serie di ragioni per cui essere fiduciosi di essere ascoltati. Tra questi c’è la speranza di rompere l’asse franco-tedesco. L’Italia come un esperimento che faccia capire e dimostri che una nuova politica fiscale è possibile.
“Dalla goffa dichiarazione di Gunther Oettinger – scrive Giugliano – la commissione ha preferito commentare che rispetta la scelta del popolo italiano, e soprattutto attendere azioni concrete dal nuovo governo”. Ma, scrive, i populisti non devono confondere il silenzio per acquiescienza.
Si attende, ma le regole dovranno essere rispettate anche da Salvini e Di Maio. Una crisi del debito in Italia sarebbe ingestibile. Too big to fail? La speranza è che Giovanni Tria, che non a caso finora è l’unico ministro a non aver parlato, tenga a bada Lega e 5 stelle. Tra due settimane c’è l’Eurogruppo.
giovanni tria e claudio borghi
Come andrà? Vedremo. Ma per il momento ci sono due strade. “Nella visione più ottimistica, l’Italia potrebbe avere un ruolo per spingere insieme alla Francia verso legami più profondi, dalla creazione di un Tesoro unico all’Unione bancaria. In quella più pessimista, invece, Roma rovinerà la sua reputazione e si troverà a dover discutere invano con degli interlocutori sordi”.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA…
DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI…
DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI…
DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI…
CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER…