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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
1. LA PROTESTA DEI LAVORATORI DEL CONSORZIO METRO C METTE A RISCHIO LA NOTTE DELLA PEDONALIZZAZIONE DEI FORI
Giulia Cerasi e Marco Ciaffone per "La Repubblica - Roma"
Una lunga colonna di tir, camion e betoniere ha invaso ieri mattina via dei Fori Imperiali. Le imprese e gli operai impegnati nella costruzione della metro C sono scesi in piazza per manifestare contro l'ipotesi di chiusura dei cantieri a partire dal 9 agosto. Protesta che potrebbe andare avanti anche oggi, gettando un'ombra sulla Notte bianca che stasera celebrerà la chiusura al traffico privato del tratto tra largo Ricci e il Colosseo.
Lo stop ai cantieri è molto più che un'eventualità , stando a quanto comunicato da Metro C Spa con una lettera del 31 luglio e ribadito ieri dal consorzio, che lamenta un mancato pagamento da parte di Roma Metropolitane (controllata al 100 per cento dal Comune) per 230 milioni di euro. «Il mancato incasso - si legge in una nota - ha determinato una grave criticità economica e finanziaria » che «ha posto la società nella completa impossibilità di operare».
Una situazione insostenibile per imprese appaltatrici e lavoratori. Che, dopo aver parcheggiato tir e betoniere lungo i Fori, con caschi e giubbotti catarifrangenti si sono mossi in corteo verso il Campidoglio. «Devono ascoltarci, ci sono a rischio duemila posti di lavoro e la sopravvivenza di centinaia di imprese. Se non ci danno risposte - hanno minacciato i lavoratori - la Notte bianca salta».
Una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Ignazio Marino e dall'assessore alla Mobilità Guido Improta. Due ore di colloquio al termine del quale le parti si sono dette «soddisfatte». «Il sindaco ci ha rassicurato su tutti i fronti», ha spiegato Nicola Franco, titolare di un'impresa che lavora per Metro C. «Il Comune - ha detto Marino - si impegna per risolvere la controversia che impedisce ai lavori di andare avanti. Ora però - ha continuato il primo cittadino - chiedo a Metro C un analogo gesto di responsabilità perché non sospenda i lavori fino al 30 settembre ».
Appello a cui si è unito Improta: «Le disponibilità finanziarie ci sono ma bisogna verificare le pretese che avanza il consorzio - ha spiegato l'assessore - Metro C ha preso più di 2 miliardi di euro e se non riesce a pagare le imprese c'è qualcosa che non va». Anche perché i soci hanno da poco provveduto alla ricapitalizzazione. «Speriamo - ha continuato Improta - che ci siano le risorse per garantire i lavori fino a fine settembre». Poi l'avvertimento: «Se si andrà avanti con la decisione unilaterale di bloccare i cantieri adiremo le vie legali».
Metro C, però, sembra non fare passi indietro. E nel complesso braccio di ferro si inseriscono anche i sindacati. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil si dicono «estranei» alla manifestazione dei lavoratori, che erano stati «convocati per un'assemblea boicottata dalle aziende. Metro C e le altre imprese - si legge in un comunicato - stanno strumentalizzando i lavoratori a proprio uso e consumo». I sindacati chiedono al Prefetto «la convocazione immediata di un tavolo», auspicato anche dai segretari generali di Roma e Lazio Claudio di Berardino (Cgil), Mario Bertone (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri(Uil).
2. METRO C: SINDACATI, ATTEGGIAMENTO CONSORZIO IRRESPONSABILE
(ANSA) - "Riteniamo l'atteggiamento del consorzio di Metro C irresponsabile perche' a fronte di un'opera infrastrutturale correttamente finanziata fino ad oggi per un totale di 2miliardi e 190milioni gia' incassati, non si comprendono le reali motivazioni della decisione assunta da Metro C".
Lo affermano, in una nota congiunta, i rappresentanti di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil che stamani hanno incontrato l'assessore alla Mobilita' di Roma Capitale Guido Improta per affrontare le problematiche relative all'atto del consorzio di Metro C di chiusura unilaterale dei cantieri e della conseguente perdita del posto di lavoro dal 9 agosto di circa 2000 lavoratori. Le organizzazioni sindacali richiamano "al senso di responsabilita' la dirigenza del consorzio e chiedono di soprassedere e di raccogliere la proposta dell'amministrazione comunale di concedere a tutte le parti una serena discussione da affrontare nei tempi giusti e quindi entro il 30 settembre, cosi' come proposto ieri dal sindaco Ignazio Marino".
Ed aggiungono: "individuiamo nei comportamenti assunti dal consorzio nei confronti delle imprese affidatarie e dei lavoratori, una modalita' arrogante ed impropria che mal si concilia con la ricerca della giusta soluzione, nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori. La richiesta, gia' formulata ieri dunque, e' che il Prefetto - concludono - convochi un tavolo di confronto al piu' presto".(ANSA).
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