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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
Danilo Taino per il "Corriere della Sera"
L'ultimo governatore di Hong Kong, il Chris Patten che nel 1997 arrotolò la Union Jack che per quasi un secolo aveva sventolato sulla colonia britannica e la riportò a Londra, dovrebbe sapere che tutte le egemonie hanno una fine. Anche le più grandiose. Ora che, diventato Lord Patten di Barnes, è presidente del Bbc Trust, l'organismo che governa la radiotelevisione del Regno, non è evidentemente riuscito a fare tesoro della lezione del declino dell'impero e ad applicarla alla gloriosa Bbc.
La tv britannica è al centro di scandali a ripetizione, soprattutto di due che hanno a che fare con la pedofilia, e l'impressione è che i privilegi di cui gode da decenni - canone, posizioni di monopolio, vantaggi finanziari che le consentono di dominare larghe parti dell'informazione globale di Internet - la abbiano portata a essere indulgente con se stessa, poco responsabile nella verifica delle notizie, arrogante. Ciò nonostante, ieri Lord Patten si è sentito in dovere di difendere la Bbc con argomentazioni zoppicanti: «Chiunque tratti come spazzatura la Bbc dovrebbe essere obbligato a guardare la tv italiana, francese, tedesca o americana».
Si è poi corretto: «Forse non quella tedesca ma di certo quella italiana». Ora, anche noi non auguriamo necessariamente al mondo di seguire pezzi di tv italiana, che in certi casi è diventata un modello di cattiva qualità e banalità . Ma ci sono due argomenti che avrebbero dovuto frenare il barone Patten. Primo, la bassa qualità delle tv internazionali non è un merito della Bbc. Secondo, la tv italiana non ha mai coperto una sua star sapendo che era un pedofilo e, per salvarsi l'anima, non ha mai accusato dello stesso vigliacco reato un deputato (innocente) di un partito osteggiato dalla dirigenza. à così che si rischia di perdere l'ultimo impero.
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