PATTI CLARENCE, COMANDA BARBARA - IL CAV SI SCHIERA CON LA FIGLIA, CONFERMA SEEDORF E SCARICA GALLIANI: ‘SQUADRA COSTRUITA MALE’ – SI RIPARTE DA SOGLIANO (ATTUALE DS DEL VERONA), DAI GIOVANI A BASSO COSTO E DAL NUOVO STADIO (VIA AI LAVORI NEL 2016) – BYE BYE BALO

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Francesco Perugini per ‘Libero Quotidiano'

Gli otto gol subiti dal Milan in cinque giorni non sono l'inizio di una nuova era rossonera, ma assumono l'aspetto di una pietra tombale su 28 anni di storia del Diavolo. Nel momento più difficile della sua storia da presidente, Silvio Berlusconi fa un scelta decisiva per il futuro del club:«Seedorf non è in discussione e sarà l'allenatore del Milan anche l'anno prossimo», le parole del patron filtrate all'Ansa.

Filippo Inzaghi si risiede dunque metaforicamente ancora una volta sulla panchina della Primavera, dopo la bocciatura nella corsa alla successione di Massimiliano Allegri. La responsabilità per il tracollo stagionale non è dell'allenatore voluto e sognato a lungo dal patron. Anzi, l'olandese - forte di un contratto fino al 2016 - dovrà essere il centro del Milan tutto nuovo che nascerà in estate. La colpa invece è di una rosa «costruita male».

Questa è la sentenza di Berlusconi che suona come una condanna per chi questa squadra l'ha messa in piedi: cioè Adriano Galliani che con pochi fondi aveva tenuto la squadra in Europa. Proprio l'eliminazione contro l'Atletico Madrid ha segnato una cesura netta: perché uscire contro il Barcellona è un conto, ma venire umiliati da una squadra dal fatturato «normale» (120 milioni contro i 265 del Diavolo) è inaccettabile. Così come lo sono i 40 punti di ritardo dalla Juventus, unica squadra a spendere più dei rossoneri in ingaggi (115 milioniannuia105).

E tra le altre nove squadre che sopravanzano il Milan in classifica ce ne sono alcune costruite davvero con poco: Verona (22milioni), Torino (27) e lo stesso Parma che ha spadroneggiato a San Siro domenica (29). «Tutte le decisioni sono state concordate in questi anni con il presidente», aveva provato a difendersi nei giorni scorsi lo storico amministratore delegato.

Contestatissimo dalla Curva nei momenti più difficili del match col Parma, Galliani ha lasciato la tribuna e si è chiuso nel silenzio. Solo l'amico Arrigo Sacchi ha provato a difenderlo ieri: «Se si contesta il club che ha vinto di più negli ultimi anni, qualcosa non va». Lo aveva fatto però a suo tempo anche Barbara Berlusconi.

Le parole di lady B. nel comunicato di inizio novembre oggi suonano profetiche: «Non si è speso poco, ma male». Allora papà Silvio aveva frenato la rivoluzione, ma ora sembra essersi pentito per l'eccessiva prudenza. Il mercato di gennaio infatti ha ripresentato il solito spartito - prestiti (Rami e Taarabt) e parametri zero di giocatori a fine carriera (Essien) - e la stagione è precipitata. Anche a causa delle prestazioni altalenanti di Mario Balotelli, bocciato a suo tempo dal patron e destinato a finire sul mercato dopo il Mondiale. Per lui si parla di un interessamento del Monaco di Ranieri.

Dopo aver spinto per il trasloco nella nuova sede in via Aldo Rossi, Barbara è pronta a fare di più. E a portare il Diavolo in una nuova epoca, quella dei 40enni al potere: da Andrea Agnelli (39 anni) e Erick Thohir(44). Da una parte con le idee commerciali - lo stadio innanzitutto, con il Milan unico pretendente all'Area Expo e pronto a una trattativa da posizione privilegiata per l'acquisizione dei terreni (in attesa magari di un socio finanziatore) - dall'altra con quelle tecniche: l'uomo scelto da tempo per ricostruire la squadra con giovani talenti a basso costo è Sean Sogliano. L'attuale ds dell'Hellas, però, finora non ha accettato la corte rossonera perché pretende piena autonomia per poter lavorare. Ma le cose stanno per cambiare.

 

BARBARA BERLUSCONI E SEEDORF heroa barbara berlusconi seedorf e Stoelinga ambasciatore Paesi Bassi l architetto fabio novembre si fa un selfie con barbara berlusconi rossa e adriano galliani