giancarlo giorgetti guido crosetto

CROSETTO AVVERTE GIORGETTI E BATTE CASSA – LO SFOGO VIA SOCIAL DEL MINISTRO DELLA DIFESA: “IMPEGNARE RISORSE MAGGIORI PER LA NOSTRA DIFESA È UNA NECESSITÀ INELUDIBILE, STORICA, OBBLIGATA. E IO NON POSSO ACCETTARE DI NON POTER ASSOLVERE IL MIO MANDATO SENZA FARE TUTTO CIÒ CHE SERVE PER DIFENDERE L’ITALIA” – UN MESSAGGIO AL TESORO, DAL MOMENTO CHE NEL DEF NON SONO INDICATE LE SPESE PER LA DIFESA. IL MINISTRO DELL’ECONOMIA HA RIMANDATO TUTTO AL PARLAMENTO, INDICANDO LE CRITICITÀ DI BILANCIO…

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Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

giancarlo giorgetti guido crosetto

Apparentemente, uno sfogo consegnato ai social. In realtà, un messaggio meditato, che potrebbe sintetizzarsi così: non faccio il ministro della Difesa a qualsiasi condizione, non vado avanti se non posso assolvere al mio compito. Guido Crosetto torna a farsi sentire.

 

E si espone su X: «Impegnare risorse maggiori per la nostra difesa — premette — è una necessità ineludibile, storica, obbligata». «E io non posso accettare di non poter assolvere il mio mandato senza fare tutto ciò che serve per difendere l’Italia».

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti guido crosetto

[...] È di poche ore fa la notizia che nel Def non sono indicate le spese per la difesa. Giancarlo Giorgetti ha rimandato tutto al Parlamento, indicando le criticità di bilancio. Senza dimenticare che il governo è impegnato ad aumentare le spese militari — in modo da rassicurare gli Stati Uniti sull’obiettivo del 2% del Pil — ma ricorrendo ad alcune acrobazie contabili.

 

Per tagliare quel traguardo, infatti, si pensa di computare come spese militari i soldi destinati alla Guardia costiera e alla Capitaneria di porto, senza nuovi reali stanziamenti. E tutto questo avviene mentre nel vertice Nato che si terrà a fine giugno Donald Trump si prepara ad esigere dagli alleati il 5% del Pil per questo comparto (per poi probabilmente accordarsi al 3,5%).

 

giancarlo giorgetti e matteo salvini ancona

Sono dinamiche che il ministro conosce. E che bastano ad allarmarlo. Ad opporsi ad un’accelerazione del genere non è infatti solo Giancarlo Giorgetti — che sovrintende al bilancio — ma anche Matteo Salvini, in prima linea contro il riarmo (oltreché, dall’opposizione, Giuseppe Conte). Crosetto non li cita, ma a loro pensa quando scrive: «Il tema della difesa di una nazione non è da affrontare come un mero ‘problema’ finanziario e neppure come occasione di scontro politico». [...]

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