mark carney donald trump

DIETRO L’IMPROVVISO DIETROFRONT DI TRUMP SUI DAZI CI SAREBBE LO ZAMPINO DEL NEOPREMIER CANADESE MARK CARNEY - L’EX GOVERNATORE DI DUE BANCHE CENTRALI (CANADA E INGHILTERRA) HA CONVINTO IL TYCOON A DECRETARE UNA “TREGUA” NELLA SUA GUERRA COMMERCIALE – CARNEY HA PRIMA AUMENTATO IL PORTAFOGLIO CANADESE DI OBBLIGAZIONI DEL GOVERNO USA FINO A 350 MILIARDI DI DOLLARI, POI HA COINVOLTO GLI ALLEATI (CHE CON OTTAWA POSSIEDONO PARTE DEGLI 8.530 MILIARDI DI DEBITO STATUNITENSE CHE E’ IN MANI STRANIERE) - SE TRUMP NON SI FOSSE DATO UNA CALMATA, IL CANADA NON SI SAREBBE LIMITATO AI CONTRO-DAZI MA AVREBBE SFODERATO UN’ARMA BEN PIÙ DOLOROSA: LA SVENDITA DI QUEI TITOLI - ALTRI FINANZIATORI DELL’ABNORME DEBITO PUBBLICO AMERICANO DA OLTRE 34MILA MILIARDI DI DOLLARI LO HANNO SEGUITO: PRESTITI PIÙ COSTOSI SAREBBERO DIVENTATI INGESTIBILI PER LA CASA BIANCA…

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Estratto dell’articolo di Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”

 

MARK CARNEY

[…] Dietro l’improvviso dietrofront di Donald Trump sui dazi ci sarebbe lo zampino del neopremier canadese Mark Carney, il Grande Scacchista della finanza internazionale. Sarebbe stato l’ex governatore di ben due Banche centrali — di Canada e d’Inghilterra — che quest’anno presiede pure il G7, a coordinare l’emorragia dei titoli del Tesoro Usa che ha convinto il tycoon a decretare una «tregua» nella sua guerra commerciale.

 

MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA

Carney, successore del liberale Trudeau, s’è mosso fin dalle prime avvisaglie della furia di Trump, che minacciava di trasformare il Canada nel 51esimo stato Usa. Dapprima ha aumentato il portafoglio canadese di obbligazioni del governo Usa fino a 350 miliardi di dollari, quindi ha coinvolto nella manovra gli alleati che con Ottawa possiedono parte degli 8.530 miliardi di debito statunitense in mani straniere: a Berlino, Parigi, Amsterdam e pure a Tokyo (il Giappone da solo detiene oltre mille miliardi di Bot a stelle e strisce) lo hanno ascoltato con attenzione.

 

Se Trump non si fosse dato una calmata, il Canada non si sarebbe limitato a reagire con contro-dazi. Avrebbe sfoderato un’arma ben più dolorosa: la svendita di quei titoli. Altri finanziatori dell’abnorme debito pubblico americano da oltre 34.000 miliardi di dollari lo hanno seguito, inviando un segnale piuttosto convincente ai mercati. Prestiti più costosi sarebbero diventati ingestibili per la Casa Bianca e avrebbero indebolito il dollaro.

 

mark carney emmanuel macron

Il patto silenzioso fra Canada, Giappone, Unione europea (e forse perfino la Cina) è un grande successo per Carney, che ora si gioca in patria la premiership alle elezioni del 28 aprile. La sua fama di economista navigato sembra aver convinto anche i canadesi: il Partito liberale, che a dicembre con Trudeau era crollato a 20 punti percentuali sotto il Partito conservatore, con Carney è tornato al comando dei sondaggi, con 4-5 punti di vantaggio. Sarà una sfida al photo finish.

DONALD TRUMP - FRA DAZIO DA VELLETRI DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI keir starmer mark carney