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Flaminia Bussotti per “il Messaggero”
Si vota in Assia ma si trema soprattutto a Berlino: le elezioni oggi nel ricco Land di Francoforte, sono infatti un verdetto per il governo a Wiesbaden una coalizione fra Cdu e Verdi guidata dal premier Volker Bouffier ma, soprattutto, un presagio per la grande coalizione di Angela Merkel a Berlino.
Per il governo regionale, anche se ha lavorato bene, le previsioni non sono buone, soprattutto per la Cdu che paga per lo scontento verso la Grande coalizione. I verdi invece volano ma il loro successo potrebbe non bastare per continuare a governare con la Cdu.
Potrebbe essere necessario un governo a tre e l' ipotesi più accreditata è una coalizione Giamaica ovvero Cdu, verdi, liberali. Possibili però anche altre alleanze.
Dall' Assia potrebbe arrivare anche una sentenza per i leader. A rischio è soprattutto la Spd, che pur non essendo al governo a Wiesbaden, potrebbe essere bastonata come se lo fosse, pagando lo scotto di essere nel governo con la Merkel a Berlino.
IL CONTRACCOLPO
Se le cose si mettessero male per la Spd, il contraccolpo lo sentirebbe non solo il leader dell' Assia, Thorsten Schäfer-Gümbel, ma anche la segretaria nazionale, Andrea Nahles, che potrebbe essere spazzata via. In ogni caso dalla Spd ripartirebbe il coro di Cassandre che annunciano l' agonia del partito al governo e spingono per un abbandono dell' alleanza con la Cdu-Csu.
Se questo scenario si verificasse, le ipotesi sarebbero o un governo di minoranza della Merkel, che però si è sempre detta contraria a questa forma di esecutivo, o elezioni anticipate. Ipotesi questa più probabile che lascerebbe al sovrano la decisione sulla nuova maggioranza da mandare al governo. Possibile anche in questo caso, come in Assia, uno scenario Giamaica a tre.
La rilevanza nazionale del voto in Assia è confermata dagli appelli di esponenti di spicco della coalizione per scongiurare un ritorno alle urne ora. «Ci siamo impegnati a guidare bene il nostro Paese per quattro anni, abbiamo dato la nostra parola agli elettori», ha detto la ministra dell' agricoltura e numero due Cdu, Julia Klöcker. Anche il candidato alla presidenza della Commissione Ue, Manfred Weber, vice leader della Csu bavarese, ha messo in guardia contro un ritorno al voto: «la grande coalizione deve tenere», «è centrale per la questione della stabilità della Germania».
Giovedì la segretaria generale Cdu, Annegret Kramp-Karrenbauer, aveva sollevato lo spauracchio di elezioni anticipate se la Groko dovesse saltare. Ma il suo monito era stato letto come un messaggio della cancelliera alla Spd: se abbandonate il governo si torna al voto. E nessuno rischierebbe di più dei socialdemocratici se si tornasse alle urne ora. A livello nazionale la Spd è data nei sondaggi al 15% dietro ai verdi e i populisti dell' AfD. Anche la Cdu-Csu è fortemente penalizzata (fra 29% e 25%) ma resta sempre primo partito.
I SONDAGGI
In Assia, dove sono chiamati al voto oggi 4,4 milioni di elettori, i sondaggi indicano la Cdu di Bouffier al 28% (contro il 38,3% del 2013), la Spd di Schäfer-Gümbel al 20% (30,7%) a testa a testa con i Verdi del leader Tarek Al-Wazir (nato in Germania da madre tedesca e padre jemenita), che alle scorse elezioni erano arrivati all' 11,1%. L' AfD è data al 12% (nel 2013 era sotto lo sbarramento del 5% col 4,1%) per cui entrerebbe nel Landtag e sarebbe presente quindi ora in tutti e 16 i parlamenti regionali in Germania.
I liberali (Fdp) sono all' 8% dal 5% che avevano e la Linke pure all' 8% (5,2%). Secondo gli esperti è possibile che nei prossimi anni l' Assia sia governata da una coalizione tripartita e lo scenario più probabile è una Giamaica fra cristiano democratici, verdi e liberali. Possibile anche una coalizione semaforo a guida Spd, con verdi e liberali, o anche, ma meno probabile, una rosso-verde-rossa fra Spd, verdi e Linke.
Andrea NahlesSALVINI SEEHOFERMAASSEN SEEHOFERhans georg maassen e angela merkelmerkel alle celebrazioni per la riunificazione tedesca 1merkel con migrantimerkel alle celebrazioni per la riunificazione tedescaANGELA MERKEL PEDRO SANCHEZAndrea Nahles
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