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Gianni Dragoni per “Il Sole 24 Ore”
Il governo italiano chiede agli Stati Uniti più lavoro per l'industria italiana per il cacciabombardiere F-35. Lo ha confermato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ieri in visita al salone aerospaziale di Farnborough, con i vertici delle forze armate. La presenza del presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro, ha mostrato la freddezza nei rapporti con il nuovo amministratore delegato, Mauro Moretti.
«Sono stata recentemente negli Stati Uniti dove abbiamo parlato di tutto. L'Italia è un alleato importante, ma abbiamo detto che c'è bisogno di un segnale importante per le ricadute sul lavoro», ha detto Pinotti. L'industria italiana ha scarsi ritorni dal controverso programma F-35, di cui è capocommessa Lockheed Martin.
L'Italia dovrebbe comprare 90 velivoli F-35. Per ora sono 6 i contratti firmati. È in discussione il possibile dimezzamento della commessa a 45 aerei. Due giorni fa l'a.d. di Finmeccanica, Moretti, ha rivendicato più spazio all'Italia: «Dobbiamo fare non solo le aerostrutture ma anche parti elettroniche e avioniche». Lo chiedeva già cinque anni fa l'allora numero uno di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini.
Sul futuro dell'F-35 Pinotti non è entrata nel merito dei possibili tagli, solo ventilati, ha parlato solo di sicurezza, in riferimento al recente incendio di un motore negli Usa: «L'Italia non acquisterà niente che non sia sicuro per i suoi piloti».
È maggiore la presenza industriale italiana nel caccia Eurofighter Typhoon. Alenia fa il 20% della cellula, e con l'avionica italo-inglese il gruppo Finmeccanica arriva al 36 per cento. Ma la commessa ai quattro paesi europei di lancio del programma (costato più dell'F-35) si sta estinguendo. L'ordine dovrebbe esaurirsi nel 2018, ha confermato il presidente di Elettronica e neopresidente Aiad, Enzo Benigni. Ci saranno conseguenze sulle fabbriche e sui margini delle imprese.
Sembra escluso che l'Italia compri l'ultimo blocco di 25 velivoli previsto in origine, la "tranche 3B". In merito a questa tranche di Eurofighter, Pinotti ha detto che «questa è una discussione che riguarda tutti i partner». Maggiori aperture sulla possibilità che venga finanziato il nuovo radar a scansione elettronica per l'Eurofighter, realizzato da Euroradar, consorzio guidato da Selex Es del gruppo Finmeccanica. «L'Italia è pronta a fare la sua parte», ha detto il ministro della Difesa.
L'Aeronautica militare ha ufficializzato la certificazione per uso militare dell'elicottero da trasporto medio AgustaWestland 149. L'azienda di Finmeccanica guidata da Daniele Romiti parteciperà a una gara da 3 miliardi di dollari in Polonia per 70 macchine. «Con questo certificato – ha detto Moretti – rientriamo con più forza nelle gare internazionali con un elicottero di grande livello in un mercato altamente competitivo».
Agusta fa leva sulla presenza industriale in Polonia con la Pzl, comprata nel 2010, nella gestione di Giuseppe Orsi. Ma dovrà combattere con Sikorsky e Airbus Helicopter. Moretti ha confermato il progetto di ristrutturare il gruppo: «Finmeccanica è come un blocco di marmo pronto per essere scolpito. Basta togliere qualche pezzo e viene una scultura bellissima. Purché qualcuno non ti sposti il braccio mentre stai battendo sullo scalpello…».
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