COLLE PEGGIORI INTENZIONI - FRIEDMAN: “A GENNAIO MI CHIAMÒ IL PORTAVOCE DI NAPOLITANO PER SAPERE IL CONTENUTO DEL LIBRO. ALLA DOMANDA SULL’INCONTRO CON MONTI, NON HO RICEVUTO RISPOSTE DAL QUIRINALE”

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da "Un Giorno da pecora"

"Il portavoce del Quirinale mi ha chiamato, a metà gennaio, chiedendomi cosa avrei messo nel libro citando Napolitano": lo rivela Alan Friedman - giornalista e autore del libro Ammazziamo il Gattopardo, i cui estratti circa presunto 'sondaggio' di Napolitano su Monti già a giugno 2011 stanno facendo discutere - oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'. Com'è andata questa vicenda? "Ho provato ad intervistare Napolitano ad agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre. Non hanno declinato ma mi hanno risposto 'non so, vediamo, etc'".

E allora cosa ha fatto? "Gli ho mandato le domande scritte via mail, il 10 di dicembre e poi, di nuovo. La terza domanda sulle otto totali era: in quale mese del 2011 il Presidente ha sondato Monti per la prima volta?" E qual è stata la risposta? "Non c'era una risposta. A metà gennaio il portavoce mi ha richiamato spiegandomi che era una domanda troppo contemporanea, non ho capito cosa voleva dire". Qualcuno le ha chiesto di non pubblicare il libro? "No, qualcuno mi ha chiesto di vedere cosa avevo messo su di lui nel libro, ma io non lavoro così". Chi? "Né De Benedetti, né Prodi, né Monti e nemmeno Napolitano, con cui non ho parlato".

Lei ha registrato in video? "Ho registrato tutte queste interviste in video, per due motivi: perché sapevo che avrei fatto delle domande delicate e perché, avendo lavorato in tv, so che in video, con un buon team che sbobina l'intervista, viene più facile scrivere". Com'è andata l'intervista a Monti? "Non è stato facile, abbiamo allestito l'intervista nel suo ufficio al secondo piano della Bocconi, l'ho fatto due volte: la prima volta a settembre e la seconda a novembre. Ho due ore di Monti inedito".

Cosa farà con questi inediti? "Forse faccio uscire qualcos'altro". Monti le è parso preoccupato dopo la 'confessione'? "Ho avuto la sensazione, vedendo la sua faccia contrita, che nella sua testa lui fosse rammaricato per quello che aveva detto". Il premier Letta ha criticato queste sue rivelazioni.

"Il premier dovrebbe essere un uomo moderno, e ha criticato la 'tempistica' di queste uscite. Ma io dico: se la Rizzoli pubblica un libro il 12 febbraio, è un complotto se la casa editrice esce con un brano 48 ore prima?". Napolitano ha detto che questa vicenda è tutto fumo. "Io non ho nessuna intenzione di criticare Napolitano, faccio solo il giornalista". Ma come ha fatto a mantenere questo segreto per tutti questi mesi? "Dicendolo solo a due persone: mia moglie e il direttore generale della Rizzoli", ha detto Friedman a 'Un Giorno da Pecora'.

 

 

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