DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Gian Antonio Orighi per "La Stampa"
spagna i repubblicani chiedono un referendum sulla monarchia
Il conto alla rovescia per la fine della monarchia di re Juan Carlos, sul trono dal 1975, ha già una data: ieri il governo ha approvato la legge sulla successione che renderà effettiva l’abdicazione, che sarà discussa l’11 giugno e approvata il 17 in Parlamento. Mercoledì 18 giugno, in una sessione plenaria congiunta di Camera e Senato, avverrà la proclamazione solenne di Felipe VI re di Spagna.
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È previsto che la legge sulla successione passi con i voti favorevoli di almeno l’85% dell’emiciclo (popolari, socialisti e progressisti), l’astensione dei nazionalisti baschi del Pnv e i voti contrari di parte del gruppo misto, con i partiti della sinistra e gli indipendentisti che premono per un referendum sulla monarchia.
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In ogni caso i «repubblicani» (il 30% dell’elettorato stando ai risultati delle ultime elezioni europee) promettono di continuare le mobilitazioni di piazza, come quelle di lunedì a cui hanno partecipato migliaia di persone, convocate di nuovo ieri sera dal partito Izquierda Unida, che ha annunciato un emendamento alla legge di successione in aula.
Un’iniziativa che, tuttavia, non ha possibilità di successo, dato che il Partito popolare del premier Mariano Rajoy e quello socialista garantiscono i voti utili alla continuazione della corona. «Chiedono un referendum - ha detto Rajoy -. Possono farlo, ma devono rispettare i procedimenti stabiliti nella Costituzione. E, se la Magna Carta, approvata nel 1978, non piace, che presentino una sua riforma in Parlamento». Per cambiarla, però, ci vuole una maggioranza di 2/3 delle Cortes, e popolari e socialisti hanno da soli l’80% dei seggi.
Intanto, mentre nella piazze sventolano le bandiere «No Monarchia», il governo ha già approvato la legge sull’abdicazione. Due righe, 28 parole. Un unico articolo: «Il re Juan Carlos I de Borbón abdica dalla Corona di Spagna. L’abdicazione sarà operativa quando entrerà in vigore la presente legge». E, per ironia del caso, dovrà prima portare la firma del re uscente.
In mattinata sia il sovrano che il suo successore hanno presenziato a una cerimonia militare al monastero dell’Escorial. Juan Carlos è apparso provato. Felipe, 46 anni, fresco come una rosa. La sovrana uscente Sofía invece è a New York. E i «No monarchia» si scatenano con Letizia, la moglie del principe. Il settimanale satirico progressista «El Jueves» la descrive già come «la regina Malefica».
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