DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL…
Estratto dell’articolo di Fausto Biloslavo per “il Giornale”
Funerale «segreto», senza gloria, bandiere con il teschio, simbolo del gruppo Wagner e plotone con i colpi a salve. Tantomeno folla con corone e ali di veterani in mimetica armati fino ai denti, che sarebbero state uno schiaffo al Cremlino e soprattutto ai vertici della Difesa russa.
Non solo: i suoi uomini, convinti che il capo è stato ucciso dai «nemici interni alla Russia» avrebbero potuto scatenare un altro show sedizioso in occasione dell’ultimo saluto. Yevgeny Prigozhin, il «cuoco» di Putin, fondatore della compagnia militare privata Wagner, è stato sepolto in solitudine, senza le luci della ribalta che ha così tanto sfruttato e amato in vita.
La «cerimonia d’addio» si è svolta ieri in forma strettamente privata in un modesto cimitero di San Pietroburgo. La tomba è vicina a quella del padre. Oltre ad una sua grande foto sovrastata da una croce in legno è coperta da rose rosse e il testo incorniciato di una poesia, «Natura morta», di Josif Brodsky. […]
Nessun funerale di stato, come talvolta si faceva con i rivali interni ai tempi dell’Unione sovietica. Il portavoce del presidente Dmitry Peskov ha spiegato ieri che Putin non aveva intenzione di partecipare alla cerimonia funebre. E se lo avesse fatto in pompa magna rischiava di venire contestato o peggio dai veterani della Wagner.
Le condoglianze le ha fatte in un video qualche giorno fa riconoscendo «il talento» del vecchio amico, ma pure gli errori, che evidentemente gli sono costati la vita. Più che un commosso ricordo sembrava un epitaffio per chi sgarra credendo di essere un ducetto russo, che può lanciare una marcia su Mosca facendola franca.
Solo familiari e stretta cerchia di amici, probabilmente costretti a mantenere la riservatezza per evitare imbarazzi al Cremlino, erano presenti al funerale di Prigozhin. I suoi uomini dalla Bielorussia all’Africa e soprattutto i veterani in patria saranno inferociti e sempre più convinti che sono stati «i nemici interni» a eliminare il capo. La tumulazione senza riflettori è l’ennesimo segnale della «normalizzazione» di stato nei confronti del gruppo Wagner, che si è immolato per la Grande Russia, soprattutto a Bakhmut, ma ha osato troppo. […]
Evgeni Prigozhin funerali prigozhin 7I RESTI DELL AEREO DI PRIGOZHIN I RESTI DELL AEREO DI PRIGOZHIN MEME SULLA MORTE DI PRIGOZHIN funerali prigozhin 5funerali prigozhin 2
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