albania centri migranti

GLI UNICI RIMPATRI DEL GOVERNO MELONI FINORA SONO STATI PRESUNTI TERRORISTI (L’IRANIANO ABEDINI) E TORTURATORI (IL LIBICO ALMASRI). URGE UN CAMBIO DI ROTTA ED ECCO CHE LA DUCETTA PROVA A RIAPRIRE I COSTOSISSIMI CENTRI MIGRANTI IN ALBANIA, VUOTI DA QUATTRO MESI – LA NAVE CASSIOPEA HA GIÀ INTERCETTATO I BARCHINI AL LARGO DI LAMPEDUSA. MA DIETRO L’ANGOLO C’È IL SOLITO PASTROCCHIO: A DECIDERE CHI SARÀ “DEPORTATO” NON SARANNO OPERATORI SPECIALIZZATI MA MEDIATORI CULTURALI…

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Estratto dell’articolo di Eleonora Camilli e Federico Capurso per “La Stampa”

 

GIORGIA MELONI NERVOSA PER I CENTRI IN ALBANIA - MEME BY FAWOLLO (CREATO CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK)

Da quasi quattro mesi, ormai, i costosi centri per migranti in Albania sono vuoti. Nessuno è stato rimpatriato con una procedura accelerata e Giorgia Meloni ha disperatamente bisogno di dare un segnale, specie nei giorni in cui l'unico a essere "rimpatriato" dal governo è stato il criminale libico Najem Osama Almasri, che con i trafficanti di esseri umani fa affari. Così, la nave Cassiopea della Marina militare ieri si è spinta in acque internazionali, al largo di Lampedusa, per intercettare le imbarcazioni dirette in Italia e riprendere di nuovo la spola verso i centri albanesi.

 

In questi ultimi giorni, con condizioni meteo favorevoli, le partenze in mare sono aumentate. Sulla Cassiopea dovranno essere selezionati i migranti a cui può essere applicata la procedura accelerata di frontiera. E cioè, maschi, adulti, non vulnerabili e provenienti da paesi terzi sicuri.

 

CENTRI MIGRANTI IN ALBANIA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

A operare lo screening per la prima volta, però, non ci saranno gli operatori specializzati dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni. Una questione di burocrazia: nei tempi stretti della ripresa delle operazioni non è ancora stato firmato il protocollo con l'Oim. Toccherà dunque ai mediatori culturali chiamati dal ministero dell'Interno decidere chi può essere portato a Shengjin e chi no.

 

Un personale meno specializzato, che potrebbe andare più di manica larga, puntando a trasferire in Albania il maggior numero di persone. A bordo della nave della Marina militare ci sono poi gli operatori dell'Unhcr, che però non hanno un ruolo operativo. «Abbiamo rinnovato per altri sei mesi il nostro monitoraggio indipendente - spiega il portavoce Filippo Ungaro -. Nei primi tre mesi ci sono state solo due operazioni, ci sembrava opportuno restare ancora per fare un lavoro più strutturato a garanzia dei diritti dei richiedenti asilo».

 

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centro migranti DI GJADER IN ALBANIArendering del centro italiano per migranti di shengjin in albania centro migranti italiano in albaniaagenti di polizia davanti all hotspot per migranti di shengjin in albania centro per migranti a gjader sede di medihospes albania srl a tirana centro per migranti a gjader i primi migranti arrivati nel centro di prima accoglienza di Shengjini primi migranti arrivati nel centro di prima accoglienza di Shengjinschlein centri migranti albania