DAGOREPORT – IL MIRACOLO DEL GOVERNO MELONI: HA UNITO LA MAGISTRATURA – LE TOGHE SI SONO COMPATTATE…
Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il "Corriere della Sera"
alfredo mantovano foto di bacco
Nel clima già tesissimo dei rapporti tra governo e magistratura, quella di oggi è una giornata che può portare ancora di più al centro della scena la Procura di Roma e il suo capo, Francesco Lo Voi.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza, Alfredo Mantovano, riferisce infatti al Copasir su due casi che hanno spinto ancor più in profondità la spaccatura nata dalla riforma della giustizia, acuita dalla mancata convalida dei trasferimenti dei migranti in Albania ed esplosa definitivamente con il «caso Almasri».
Proprio a quest’ultimo si lega idealmente l’audizione di oggi, perché Mantovano è una delle parti in causa nel supposto, da parte della maggioranza, tentativo del capo dei pm romani di colpire il governo.
Il sottosegretario è nella lista degli indagati (assieme alla premier Meloni e ai ministri Nordio e Piantedosi: gli atti sono già al tribunale dei ministri) per il rimpatrio senza contestazioni del generale libico, accusato di crimini contro l’umanità.
alfredo mantovano giorgia meloni
Un’iscrizione, la sua, che — anziché «dovuta» secondo la linea adottata da Lo Voi — sarebbe una ritorsione del procuratore per il rifiuto di Mantovano di estendere a suo beneficio la possibilità di viaggiare su aerei di Stato […]
E ieri intanto è stato aperto un fascicolo a Perugia […], a seguito di un esposto dell’avvocato Luigi Mele contro Lo Voi, ipotizza omissioni e oltraggio per la gestione della vicenda Almasri. Il fascicolo è a «modello 45», dunque, al momento, senza ipotesi di reato né indagati.
L’altro tema che verrà trattato dal Copasir è ancora più delicato e riguarda la rivelazione di indagini compiute dai servizi segreti sul capo di gabinetto di Giorgia Meloni, Gaetano Caputi. Una circostanza divenuta nota in seguito a una querela dello stesso Caputi contro il quotidiano Domani […].
La Procura di Roma era risalita così a tre accessi sul suo conto tramite la banca dati PuntoFisco da parte di utenti dell’Aisi (che ha confermato gli accessi) allegando queste informazioni agli atti messi a disposizione delle parti, tra cui appunto i giornalisti querelati. Era una notizia che doveva restare secretata, secondo il governo, e che la Procura doveva tutelare anche a scapito dei diritti degli indagati.
Ma ora che quelle verifiche sul nome di Caputi sono divenute pubbliche, una delle quali motivata con ragioni di «elevata sensibilità», il Comitato parlamentare per la sicurezza potrebbe voler far luce per capirne origini e natura.
In questo già complesso quadro, ma su un binario diverso, viaggia anche l’inchiesta dei pm romani sulla cosidetta «squadra Fiore», l’agenzia clandestina di investigazioni private, di cui facevano ex appartenenti dei servizi, alcuni già coinvolti nella inchiesta simile su Equalize a Milano, tra cui Samuele Calamucci e Carmine Gallo, i cui interrogatori ai pm romani sono stati secretati.
ALFREDO MANTOVANO. - GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSEindagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 6il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 8il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi 2alfredo mantovano posta l'avviso di garanziaALFREDO MANTOVANOil servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi alfredo mantovano inaugurazione anno giudiziario alla corte d appello di roma
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