L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - NATALE AL COMMISSARIATO: E’ QUESTO IL FILM DELL’ANNO A ROMA - UNA CITTA’ APERTA PER RAPINATORI, SCIPPATORI, BORSEGGIATORI, DOVE PRENDERE LA METRO PUO’ SIGNIFICARE RITROVARSI CON UN COLTELLO PUNTATO ALLA GOLA - LA POLITICA CHE PENSA ALLO SPREAD SE NE FREGA. BASTEREBBERO CONTROLLI A SORPRESA, SUL MODELLO DI QUELLI FISCALI. UN BLITZ OGNI TANTO SAREBBE UTILE, NON SOLO A CORTINA O SULLE BARCHE….

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Barbara Palombelli per "il Foglio"

Stai scendendo dall'auto, è sera, dalle parti dei Parioli. Una coppia benvestita si avvicina e dice: "Signora, le sono cadute le chiavi!". Ti giri per controllare, loro ti hanno preso la borsa dal sedile e sono già lontani. Stai camminando di fretta per via Cola di Rienzo, fra mille persone. Senti un telefonino che cade e rimbalza sul marciapiede, ti muovi di scatto. Una sconosciuta lo raccoglie, te lo porge mentre sei chinata a cercare di capire se fosse il tuo. Intanto, qualcuno ti ha preso quello vero - un iPhone regalo di Natale - dalla tracolla.

Vai con la tua auto verso corso Francia, per lasciare la città. Un semaforo dietro l'altro. Un'Audi nera ti tampona in modo violento (poi scoprirai che la targa finta con cui ti ha preso è rumorosa apposta), scendi per controllare, uno dei due che ti ha investito sale sulla tua macchina e se ne va, seguito dal tamponatore. Resti lì, in mezzo al traffico, come un idiota. Piove, è un sabato dopo le 13, vai verso la metropolitana al laghetto dell'Eur. Un ventenne si avvicina, ti punta un coltello alla gola e ti porta via la borsa nuova, con dentro telefono, documenti e soldi per lo shopping.

Vai dai carabinieri, per fortuna il cellulare ha il gps, ti accorgi che in un poco più di un'ora - il tempo della denuncia - il ladro è già nel campo nomadi di Ciampino. Il telefono si recupera grazie al satellite, il resto è perso per sempre. Vacanze romane. Gli episodi raccontati sono tutti veri, le vittime sono mia figlia, mio cognato, la mamma di mia cognata, mio nipote. Nessuno ha riportato ferite, né choc, per fortuna. Siamo stati fortunati, dicono gli amici.

Niente in confronto alla notte di rapina e di tortura che è stata inflitta poche settimane fa all'amico e maestro Sergio Zavoli, condita con la roulette russa. Zero in confronto a quel che avviene, di notte, in alcuni ospedali dove si ruba la catenina o la fede nuziale ai malati terminali. Ci siamo tutti abituati a quella che vergognosamente viene definita "microcriminalità". Di più: ci siamo arresi all'invasione di ladre e ladri, gli abbiamo ceduto il nostro territorio.

Alla vigilia di Natale, dalle parti del centro più chic - con i negozi vuoti per la crisi - si aggiravano delle ragazzine che fingevano addirittura di fare interviste, con al seguito bambini costretti a borseggiare. Sotto gli occhi di turisti sconcertati e di passanti spaventati. In questo, siamo pochissimo europei. A Londra o Parigi, Berlino o Madrid si possono fare passeggiate di chilometri senza essere molestati o rapinati. E', o sarebbe, un diritto civile da tutelare.

Suggerirei ai molti candidati che si apprestano a fare campagna elettorale in città, di pensare ai cittadini che ogni mattina trovano l'auto scassinata, a quelli che hanno paura di uscire di sera, alle ragazzine come mia figlia che prendono la metropolitana per andare al lavoro e devono superare sbarramenti di malavitosi accampati anche con appositi furgoni a ogni stazione (nessuno mai li controlla e li disarma, come mai?).

Perdere il controllo del proprio territorio, dai semafori alle piazze, dalle fermate di autobus e metro, fino ai parcheggi invasi da abusivi, è una ferita gravissima per i romani che ogni giorno devono attraversare la città. Possibile che dobbiamo rassegnarci? Solo "Striscia la notizia" si muove a difesa dei mille truffati con i sistemi più fantasiosi e mette in guardia le persone anziane. La politica che pensa all'Europa e allo spread se ne frega. Basterebbero controlli a sorpresa, sul modello di quelli fiscali. Un blitz ogni tanto sarebbe utile, non solo a Cortina o sulle barche, ma a tutela dei comuni mortali.

 

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