renzi e berlusconi al telefono

IL FIGLIO FURBO DI BERLUSCONI – RENZI PORTA A CASA LA DELEGA PER IMPEDIRE LA PUBBLICAZIONE DELLE INTERCETTAZIONI DI CHI È SOLO COINVOLTO DI STRISCIO NELLE INCHIESTE – QUATTRO ANNI FA CI PROVÒ IL CAVALIERE MA GLIENE DISSERO DI TUTTI I COLORI, EPPURE È UNA QUESTIONE DI CIVILTÀ

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Liana Milella per “la Repubblica

 

andrea orlandoandrea orlando

Il bavaglio sulle intercettazioni, che non era riuscito a Berlusconi, riesce a Renzi. Meno telefonate nelle carte dei giudici, meno sui giornali. Oggi la Camera dà il via libera. M5S attacca il Pd perché «protegge la casta ». In verità il tabù del Pd sugli ascolti è caduto. Il bavaglio alla stampa è possibile.

 

Lo certifica, nell’aula di Montecitorio, un berlusconiano doc come Francesco Paolo Sisto che ai Dem dice: «Benvenuti tra chi le ha ritenute dannose, assurde, un sinonimo di inciviltà. Dopo 10 anni che Forza Italia protesta, finalmente si prende atto che le intercettazioni sono uno strumento di percussione non consentita nei confronti dei cittadini ».

 

francesco paolo sisto  nancy dell oliofrancesco paolo sisto nancy dell olio

M5S applaude polemica. Il Pd non si smuove. Con gli alfaniani incassa il sì alla delega che gli consentirà di rivoluzionare l’uso e la pubblicabilità delle registrazioni. Fi vota contro, ma solo perché vorrebbe ancora di più.

 

La Lega pure. M5S inchioda il Pd con gli slogan sulla «delega in bianco », sulla «democrazia in pericolo», sulla stampa «imbavagliata». Da oggi il governo avrà in mano una delega potente che gli consentirà praticamente di fare un decreto sulle intercettazioni.

 

Orlando: “Non vogliamo inasprire le sanzioni, gli strumenti di indagine restano come sono”

BERLUSCONI RENZIBERLUSCONI RENZI

Sono passati quattro anni da quando Berlusconi tentò di portare a casa la legge su cui Repubblica fece la battaglia dei post-it con una prima pagina bianca. Siamo daccapo. Una delega di 15 righe consente tre mosse.

 

La prima: il governo potrà scrivere nuove «prescrizioni» su come pm e giudici dovranno usare le intercettazioni nei provvedimenti. La seconda (quella che ha richiesto le maggiori limature politiche): non ci sarà più l’udienza stralcio o filtro, un incontro tra magistrati e avvocati per decidere quali intercettazioni usare e quali no.

 

Ma sarà «rispettato il contradditorio tra le parti». Senza la frase Ncd non avrebbe votato. La terza mossa, il bavaglio: le intercettazioni di chi è «occasionalmente coinvolto» nelle indagini non saranno più pubbliche. Dicono i 5stelle, scordiamoci le intercettazioni sul Rolex del figlio di Lupi, sull’ex ministro Cancellieri con Ligresti, su Renzi e il generale Adinolfi.

 

Michele AdinolfiMichele Adinolfi

Il Guardasigilli Andrea Orlando, che si fa vedere in Transatlantico ma non si mette nel banco del governo dove lascia da solo il viceministro alfaniano Enrico Costa, ironizza sul bavaglio. «Le intercettazioni come strumento d’indagine restano come sono. Nessuna valenza liberticida o volontà di colpire la stampa, ma ridurre i rischi di diffondere informazioni che non hanno rilevanza penale». Orlando, quindi, conferma il bavaglio.

 

elio vito maurizio lupielio vito maurizio lupi

Quello su cui M5S martella il Pd in decine di interventi. Vittorio Ferraresi, «è il più grosso attacco alla democrazia, Renzi fa più di Berlusconi, qualche anno il Pd avrebbe protestato, ora imbavaglia giornalisti e magistrati ». S’arrabbia il Pd Walter Verini, «gridare al lupo al lupo è controproducente, e da giornalista dico “ma che giornalismo è pubblicare i brogliacci”? ».

 

ANNAMARIA CANCELLIERI resize ANNAMARIA CANCELLIERI resize

Putiferio. Gli risponde Alfonso Bonafede, «bisogna chiedere all’ordine se è orgoglioso di avere Verini come iscritto». Verini vede «olio di ricino», ma Alessandro Di Battista ricorda l’intercettazione, non rilevante penalmente, su Lupi e il Rolex del figlio: «Altro che “al lupo al lupo”, noi diciamo “al ladro al ladro”». Oggi il voto finale in diretta tv. M5S lavora a una forte protesta .