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Francesco Grignetti per la Stampa
I giornali dell' estate di due anni fa fecero i titoloni: scoperta una Cupola segreta della 'ndrangheta. Fu scomodata anche la legge Anselmi sulle associazioni segrete, per sette capi occulti del gotha criminale, oltre alla normativa Antimafia. Uno di questi era Antonio Caridi, all' epoca senatore di Forza Italia. Il 6 agosto 2016 per Caridi fu chiesto e ottenuto l' arresto. Ma due giorni fa, dopo 20 mesi trascorsi in cella e due sentenze della Cassazione, il tribunale della libertà di Reggio Calabria ha preso atto che non ci sono le condizioni per una detenzione.
«Il mio caso - si sfoga l' ex senatore - dimostra che il sistema è sbagliato. Ci sono voluti 20 mesi e ben due sentenze di Cassazione per riconoscere che un' accusa gravissima, di far parte del gotha della 'ndrangheta non ha fondamento. Il Senato invece decise in pochi giorni senza avere neppure il tempo materiale di leggere e capire le carte».
L' ipotesi stessa della Cupola segreta a questo punto è indebolita. «In carcere - prosegue Caridi - ho compreso quanto può essere ingiusta la custodia cautelare che è sentenza senza condanna. Per me, oggi, è solo il primo passo, da libero, per dimostrare l' infondatezza dell' accusa». Il processo «Gotha» ai presunti dirigenti della 'ndrangheta, infatti, va avanti. Caridi resta indagato per associazione mafiosa.
Secondo l' accusa, Caridi sarebbe stato un docile strumento della mafia reggina fin dai primi passi in politica nel 1997. «Soggetto strumentale rispetto alle finalità della Cupola», lo definiscono. E un' accusa così pesante lo aveva portato in carcere. Nell' agosto 2016 una maggioranza anomala che andava da M5S alla Lega, passando per il Pd e Sel, ha autorizzato il carcere per il senatore.
In definitiva esiste o no una Cupola segreta della 'ndrangheta che a Reggio Calabria tutto muove, in politica e nell' amministrazione? La Cassazione scrive: «Il dato di presupposizione cui l' intero procedimento muove, e cioè l' esistenza di una struttura mafiosa e segreta, capace di condizionare la vita pubblica di una regione della quale avrebbe fatto parte Caridi, è stato considerato provato, seppur a livello indiziario, con una motivazione strutturalmente monca».
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