1. MARINI BOCCIATO, BERSANI IMPALLINATO, INCIUCIONE CRIVELLATO: I FRANCHI TIRATORI DILAGANO, SCHEDE BIANCHE A PIOGGIA, E MANDANO L’AVVISO DI SFRATTO AL SEGRETARIO 2. ALTRO CHE I SOLI RENZIANI, I VOTI IN DISSENSO SUPERANO QUOTA 200. E ANCHE LA PORTAVOCE BERSANIANA ALESSANDRA MORETTI SI RIPOSIZIONA: “HO VOTATO SCHEDA BIANCA” 3. IL CAPOLAVORO DI BERSANI: CONSEGNARSI AL CAINANO E A TUTTI I DISSIDENTI DEL PD 4. TRA DINOSAURI E VECCHIE GLORIE, SPUNTA IL VERO CANDIDATO DI ROTTURA: SERGIO CHIAMPARINO. PD TRASVERSALE, “BANCHIERE”, LONTANO DA ROMA, PARTE DA 40 RENZIANI 5. IL PD SCONFITTO VOTA SCHEDA BIANCA FINO ALLA QUARTA VOTAZIONE: SEMPRE CON MARINI?

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1. MOLTI RENZIANI VOTANO PER CHIAMPARINO =
(AGI) - - "Manderemo un segnale, perche trovare un candidato di dialogo con il centrodestra e possibile, poteva essere Amato". Cosi un deputato vicino a Matteo Renzi spiega durante votazioni e spoglio dell'elezione del presidente della Repubblica, che il voto contrario a Marini, dichiarato ed esplicito, avra una forma organizzata. "Voteremo Chiamparino spiega un altro renziano.

2. ANCHE LA PORTEVOCE DI BERSANI MOLLA MARINI
Alessandra Moretti su twitter -
#Quirinale ho votato scheda bianca. La ricerca di un'ampia intesa parlamentare non può dividere il PD, né ignorare la voce del paese reale

3. SE MANCANO OLTRE 100 VOTI, IPOTESI RITIRO NOME MARINI
(DIRE) Se la candidatura di Franco Marini si attestasse oltre 100 voti sotto la quota dei due terzi dei grandi elettori (672 votanti), il Pd valuta di non ripresentare la sua candidatura. E' quanto si apprende da fonti del Pd.

4. TRA VOTI ANCHE QUELLO PER IL CONTE MASCETTI PERSONAGGIO IMPERSONATO DA UGO TOGNAZZI IN AMICI MIEI
(ANSA) - Potrebbe essere stato un parlamentare burlone fiorentino, sicuramente un cinefilo, chi stamani per il Quirinale ha inserito nell'urna la scheda con il nome di Mascetti, l'indimenticabile conte Lello impersonato da Ugo Tognazzi in Amici miei, il film di Monicelli girato nel 1975 a Firenze. E' il conte Lello Mascetti a usare il termine ''supercazzola'', investendo la vittima della burla con una raffica di parole incomprensibili.

5. EMILIANO (PD), BERSANI SI DIMETTA
(ANSA) - ''Franco Marini non ce la fara', non raggiungera' il quorum e non sara' eletto Presidente della Repubblica. La sconfitta elettorale di Bersani si aggiunge a questa sconfitta politica rovinosa subita nel vano tentativo di trovare un accordo politico con Berlusconi. Con grande dolore si deve ammettere che non c'e' altra possibilita' che chiedere ed ottenere le dimissioni di tutta la segreteria del Pd''. Lo scrive su Facebook il sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, Michele Emiliano.

ORFINI, MARINI OUT,TROVARE SOLUZIONE DIVERSA ++
(ANSA) - ''Marini non e' passato. A questo punto bisogna fermarsi e trovare una soluzione diversa. Insistere sarebbe impensabile''. Lo afferma Matteo Orfini (Pd) su Twitter.

6. BOCCIATO L'ACCORDO BERSANI-BERLUSCONI ALLE 15 IL SECONDO SCRUTINIO, PD NEL CAOS
La Stampa.it

Fumata nera. Franco Marini non raggiunge il quorum per l'elezione del presidente della Repubblica. Anzi. Si ferma ben al di sotto: 520 voti contro i 672 richiesti. Stefano Rodotà ha preso 243 voti, Sergio Chiamparino 41. 14 preferenze per Romano Prodi, seguito da Bonino, D'Alema, Napolitano e Finocchiaro.

RESA DEI CONTI NEL PD
La spaccatura nel Pd è ormai evidente. I renziani non hanno votato per l'ex leader della Cisl. Anche Vendola e i suoi si sono sfilati annunciando il voto per Rodotà, il candidato indicato dai 5 Stelle dopo le rinunce di Gabanelli e Gino Strada. E adesso nel Pd c'è già chi invoca la resa dei conti su Bersani. La linea del segretario è infatti stata bocciata sonoramente dalle Camere.

E ADESSO?
Un timido applauso è scattato nell'aula della Camera quando i voti in favore di Franco Marini hanno raggiunto il numero di 504: una cifra ben inferiore al quorum richiesto nelle prime tre votazioni (670), ma sufficiente dal quarto scrutinio in poi. Il Pd tuttavia, visto anche l'ampio numero di voti mancanti a Marini, potrebbe valutare di cambiare "cavallo".

LA SFIDA DEL "LUPO DC"
Da parte sua Marini, intervistato questa mattina fuori dalla sua abitazione, aveva spiegato che sarebbe stata «una battaglia dura». «Spero si possa fare bene. Oggi - aveva aggiunto l'ex leader Cisl - De Mita mi ha fatto una telefonata, mi ha fatto molto piacere. L'augurio è che il mio partito possa ritrovare una forte unità. Scissione? Ma quale scissione. Sono in corsa e me la gioco fino in fondo», aveva confidato Marini agli amici abruzzesi (politici e non) sentiti al telefono nelle ultime ore.

GIRO DI VITE SUI PREVOTANTI
Intanto a Montecitorio va in scena la stretta sui "prevotanti", ovvero dei parlamentari che "saltano" il turno per votare. La presidente della Camera Laura Boldrini, cui la Costituzione conferisce la guida dei lavori del Parlamento in seduta comune, ha annunciato prima di indire la prima votazione per il nuovo Capo dello Stato che non ci sarebbero state eccezioni all'ordine previsto per votare: prima i senatori, poi i deputati e quindi i delegati delle Regioni. Tutti per ordine alfabetico.

Normalmente, i leader dei partiti chiedono di votare prima di quando toccherebbe loro effettivamente, potendosi subito dedicare alle altre cose da fare. Per cui alla fine i "prevotanti" arrivano anche ad essere pure una trentina, scatenando le proteste in Aula di chi viene sorpassato. Ma stamani Boldrini ha messo un freno

 

 

PIETRO GRASSO SILVIO BERLUSCONI LAURA BOLDRINI FRANCO MARINI INCONTRA GIOVANNI MINOLI ENTRANDO A PALAZZO GIUSTINIANI CAMERE IN SEDUTA COMUNE PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE CHIAMATA A MONTECITORIO FRANCO MARINI ESCE DI CASA MARIO MONTI VOTA PER IL QUIRINALE PIETRO GRASSO SILVIO BERLUSCONI LAURA BOLDRINI