"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Marco Berti per Il Messaggero
La prima visita in Russia del premier Mario Monti avviene nel crisma della più stretta ufficialità e nel rigido rispetto delle regole diplomatiche, quelle che definiscono i rapporti fra un capo di governo che incontra il capo di Stato di un Paese con il quale l'Italia intrattiene importanti rapporti economici, in particolare nel campo energetico.
Uno stile ben diverso da quello del suo predecessore, Silvio Berlusconi, i cui viaggi a Mosca avvenivano sull'onda di comportamenti che sfuggivano all'etichetta diplomatica, che erano improntati su una sorta di rapporto privato, cameratesco e, in certi casi di complicità maschile, del tipo di amici che si fanno l'occhiolino quando si trovano di fronte una bella ragazza, a volte non senza conseguenze imbarazzanti per le rispettive delegazioni.
Come quando l'allora premier italiano tentò di abbracciare e baciare una giovane operaia russa dello stabilimento della Merloni a Lipetsk, tentativo al quale la ragazza, visibilmente confusa, cercò di sottrarsi. Era aprile del 2004 e così un giornalista russo presente alla scena descrisse l'episodio. «Il premier italiano era particolarmente attivo ed era chiaro che aveva un obbiettivo.
Era evidente che non sarebbe stato contento se non fosse riuscito ad avvicinarsi a un gruppo di operaie. Ottenuto lo scopo, Berlusconi si è rivolto a Putin e gli ha sussurrato che voleva scegliere e baciare la lavoratrice più brava e più bella».Possiamo essere sicuri che non saranno di questo tenore le cronache che i media faranno sul viaggio di Monti nella Federazione russa. Così come saranno diversi i termini dei reciproci inviti dei due leader.
Se prima Berlusconi invitava Putin nella sua villa in Sardegna e Putin ricambiava con un soggiorno dell'allora premier italiano nella sua dacia offrendo un'immagine mondana e allo stesso tempo familiare dei rapporti fra i due personaggi e fra i due Paesi, ora le visite rivestono e rivestiranno un aspetto protocollare, seguendo i dettami dell'ufficialità : incontri in luoghi istituzionali e confronti su temi politici ed economici.
Berlusconi, comunque, ha ancora qualche cartuccia da sparare nella sua personale relazione con il presidente della Federazione russa: ha già fatto sapere che a breve incontrerà «l'amico Putin» per discutere su come affrontare la questione siriana. «Mi vede un po' come suo fratello maggiore», ha confidato in una recente intervista al giornale tedesco Bild.
Che lo stile dell'attuale premier italiano sia di tutt'altro genere lo dimostra anche il fatto che la prima tappa della sua visita sia stato il monastero di Danilovskij, dove ha incontrato il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill I, mentre oggi, sempre a Mosca vedrà il premier Medvedev e, a Sochi, sul Mar Nero, al confine con la Georgia, il presidente Putin.
Secondo Monti, gli incontri con i leader spirituali sono importanti per confrontarsi sui problemi politico-economici internazionali e, in questo caso, per iniziare un processo di riavvicinamento fra cattolici e ortodossi. «Sono convinto - ha detto Kirill I rivolgendosi al presidente del Consiglio - che lei, essendo una persona più che competente in campo economico, aiuterà il suo paese a superare la crisi». Il capo della chiesa ortodossa russa ha anche detto di «seguire con grande attenzione la situazione italiana ed europea»
monti putin MONTI IN RUSSIA CON MEDVEDEV small LA FAMIGLIA ADDAMS GOVERNO MONTI LESPRESSIONE ALLUCINATA DI MARIO MONTI
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