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Da "Milano.Repubblica.it"
Modificando il calendario del processo, i giudici del caso Ruby hanno stabilito che la sentenza per Silvio Berlusconi arriverà comunque dopo le elezioni. L'ultima udienza è stata infatti fissata per l'11 marzo. In aula, gli avvocati dell'ex premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno chiesto di sospendere il dibattimento e di rinviarlo a dopo le elezioni perché entrambi sono candidati, uno al Senato e l'altro alla Camera.
"Nel caso che la richiesta fosse respinta - ha poi spiegato Ghedini ai giornalisti - potremo eventualmente decidere di rimettere il mandato perché un avvocato può stare nel processo se ciò è utile ma noi siamo costretti a scegliere tra fare la campagna elettorale o fare i difensori nel processo e ciò è molto grave".
Una settimana fa, gli stessi legali avevano richiesto la sospensione del procedimento a carico di Silvio Berlusconi sempre per motivi elettorali, ma in quel caso per la posizione dell'ex premier impegnato direttamente nella campagna elettorale del centrodestra. Dopo una lunga camera di consiglio i giudici avevano respinto la richiesta decidendo che il processo sarebbe andato avanti.
Ghedini, candidato nella lista del Pdl al Senato, nel suo intervento ha ricordato che nel 2001, nel 2006, nel 2008, il tribunale di Milano ha sempre concesso lo stop per la campagna elettorale e che non farlo significa "consentire alla Procura di intervenire pesantemente" nel voto. Ghedini ha sottolineato che nei prossimi 30 giorni sarà impegnato in campagna elettorale e che questo renderà difficile conciliare il suo ruolo di avvocato con l'impegno politico.
A questo punto i giudici hanno proposto alla Procura un 'momento di riflessione' e hanno chiesto ai pm se non volessero rinviare la loro requisitoria al 4 marzo, ossia dopo il voto. Il pm Ilda Boccassini ha spiegato invece al collegio di non avere bisogno di questa pausa, e che non è giusto che "il peso eccessivo" di un rinvio venga 'scaricato' totalmente sulla Procura.
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