xi jinping modi putin

PUTINATE! LA COMMEMORAZIONE DEL 9 MAGGIO, GIORNO DELLA VITTORIA SUI NAZISTI, RIMANE PER LA RUSSIA ANCHE UN’OCCASIONE PER CONTARE LA PROPRIA SFERA DI INFLUENZA. QUEST’ANNO MOSCA RICEVERÀ I LEADER DI DICIANNOVE PAESI. NON CI SARA’ IL PREMIER INDIANO NARENDRA MODI. IL SUO FORFAIT NON È STATO GRADITO DAL CREMLINO. CI SARA’ IL LEADER CINESE XI JINPING. LA SUA PRESENZA E’ UN MODO PER RIBADIRE CHE L’ALLEANZA TRA RUSSIA E CINA, COMPRENSIVA DI UNA COLLABORAZIONE MILITARE SULLA QUALE VIGE UN SEGRETO INSCALFIBILE, CONTINUA AD AVERE BASI SOLIDE…

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Marco Imarisio per il "Corriere della Sera" - Estratti

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xi jinping vladimir putin narendra modi - vertice brics a Kazan

Ma al tempo stesso il 9 maggio è anche il giorno in cui vengono confermati i legami internazionali della Russia e le sue visioni future.

Vent’anni fa, su Mosca tirava un’aria ben diversa da quella odierna. Il Cremlino poteva ribadire una sua ritrovata centralità grazie alla collaborazione fornita agli Usa dopo l’11 settembre, e grazie a una predisposizione europea di Putin che molti fingono non sia mai esistita.

 

Il presidente russo disse infatti che la vittoria nella Grande Guerra Patriottica era una lezione valida anche per le future lotte comuni «contro il terrorismo internazionale» e parlò della sua volontà di essere parte attiva «nell’assicurare la pace in Europa».

 

PUTIN - MODI - XI JINPING

Lezione ai giovani Come poi è andata a finire, lo sappiamo. Anche quest’anno non mancherà l’ormai consueta sovrapposizione del glorioso e tragico passato con l’attualità del conflitto in Ucraina. Lo ha anticipato lo stesso Putin tre giorni fa, durante la consueta «maratona educativa» con i più giovani.

 

«La memoria storica e ciò che sta accadendo ora ci insegnano quello che può e deve essere in futuro. Solo capendo il prezzo pagato ieri e oggi per la difesa della Patria si può comprendere chi siamo. È molto importante che anche i nostri attuali eroi, i partecipanti all’Operazione speciale, lavorino direttamente con i giovani, e dicano apertamente come valutano quello che succede nel Paese e nel mondo». 

 

XI JINPING - DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN

Ma il 9 maggio rimane per la Russia anche un’occasione per contare la propria sfera di influenza. Quest’anno Mosca riceverà i leader di diciannove Paesi, salvo defezioni dell’ultim’ora, come quella, dolorosa, del premier indiano Narendra Modi. A leggere le reazioni sui media, il suo forfait non è stato gradito dal Cremlino.

 

Accanto ai soliti nomi degli ultimi tre anni, ci sarà invece una presenza che pesa più delle altre. L’ultima visita a Mosca del presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping risale al marzo 2023, l’ultima sua partecipazione alla Festa della vittoria al 2015, potenza degli anniversari tondi. Esserci è un modo evidente per ribadire che l’alleanza tra Russia e Cina, comprensiva di una collaborazione militare sulla quale vige un segreto inscalfibile, continua ad avere basi solide, per nulla intaccate dall’inedita amicizia tra Cremlino e Casa Bianca, che a tre mesi dalla nascita sembra già avere il fiato corto.

 

VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP XI JINPING - MATRIOSKE

Ma davanti all’uomo che rappresenta l’architrave del mondo multipolare teorizzato dal Cremlino a partire dal 24 febbraio 2022 e ai suoi alleati del Brics, Putin dovrà scegliere come modulare la sua retorica antioccidentale.

 

Negli ultimi tre anni, è stata all’insegna di un forte antiamericanismo, quasi parossistico come lo fu nel 2023, quando parlò degli Usa come del Paese che pur di nuocere alla Russia farebbe patti «anche con il Diavolo calvo», perifrasi russa che esprime il concetto di somma malvagità. Forse il prossimo 9 maggio servirà a Putin per mostrare il sostegno internazionale di cui gode la guerra in Ucraina. Di sicuro sarà utile al resto del mondo per capire se lui ha davvero intenzione di fare la pace.

xi jinping vladimir putin - vertice brics a Kazan