DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Fulvio Bianchi per “la Repubblica”
matteo renzi foto mezzelani gmt301
La squadra, adesso. Comincia l’avventura olimpica, Roma-Italia 2024 si gioca le sue carte in una volata lunga quasi tre anni. Renzi ha dato il via, ora tocca subito a Malagò: deve trovare una squadra giovane, credibile, coesa, entusiasta (come lui). Un comitato promotore che si metta subito al lavoro: logico che tutto verrà concordato (presto) con Palazzo Chigi, a cominciare dal presidente.
Si punterà su un personaggio di spessore, conosciuto nel mondo, che parli le lingue e che sappia di sport. L’identikit porta a Luca di Montezemolo, già presidente di Italia ‘90, e in totale sintonia con Malagò. Corrado Passera si è tirato fuori (al Coni ci avevano pensato): preferisce l’avventura politica. Resta in corsa Andrea Guerra, ex ad di Luxottica e ascoltato consigliere di Renzi. Il dg del comitato potrebbe essere Luca Pancalli ma non è escluso un nome a sorpresa.
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Ma un ruolo, e non da poco, nell’avventura olimpica lo avranno anche il sottosegretario Luca Lotti, braccio destro del premier, e Raffele Cantone, capo dell’autorità anticorruzione («la corruzione non sia un alibi per rinunciare»). In più ci sono tre membri Cio conosciuti e apprezzati a livello mondiale: Carraro, Pescante e Cinquanta. Non votano, certo, ma faranno lobby.
Thomas Bach, presidente Cio, tedesco, ex campione di scherma, è amico dell’Italia e, soprattutto, è più che soddisfatto perchè stanno per arrivare altre città eccellenti a ridare valore ai Giochi. «Quella di Roma sarà una candidatura molto forte», assicura e spiega anche il perché: «L’Italia è una grande nazione olimpica, con atleti di successo e grandi dirigenti. Roma ha già organizzato Giochi memorabili nel 1960» (lui aveva 7 anni ndr). Malagò ringrazia: «Ha detto cose bellissime che ci rendono orgogliosi e che responsabilizzano».
matteo renzi foto mezzelani gmt299
Ma siamo solo alle schermaglie iniziali, si aspettano le altre città (alle fine potrebbero essere 5-6). Dopo il 15 gennaio la delegazione Coni sarà a Losanna, a casa Cio: insieme verranno mossi i primi passi e concordato il dossier. Il Comitato olimpico italiano avrà un ruolo sempre più centrale, il Comune di Roma sarà più defilato (e forse è una fortuna).
Di sicuro, non verranno coinvolte molte città, per non irritare il Cio e aumentare i costi (anche della sicurezza): oltre alla Capitale, quindi toccherà solo a Firenze, Napoli, la Maddalena con la vela (c’è sempre vento e ci sono gli investitori arabi), Milano e Torino (ospiteranno i tornei di calcio).
Si sta muovendo mezza Italia, tutti vogliono “partecipare” ai Giochi: ma rimarranno delusi. Sperando che la bufera politica, nel frattempo, passi in fretta. Matteo Renzi ha avuto ancora parole chiare: «Tutti a dire che è impossibile fare le Olimpiadi in Italia perché c’è chi ruba. Se c’è chi ruba, si mette in galera».
Matteo Salvini si ammorbidisce («prima via la corruzione poi gli eventi sportivi»), Maroni e Tosi sono a favore dei Giochi, Legambiente consiglia «solo opere utili», il Codacons farà ricorso al Tar del Lazio (l’ha fatto anche, senza successo, per l’elezione di Tavecchio) e il Telegraph, non è una novità, ci va giù pesante: «Giochi in casa di mafia e camorra».
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