DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
++ Achtung:
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) August 9, 2019
che siano i renziani, a tenere in vita e resuscitare il M5S, allontanando il voto?
Non so se sia vero, ma questo errore sarebbe un suicidio, e lo pagheremmo tutti a lungo
https://t.co/WtAXrTvfrf
1 – SICURI CHE LA SPARATA DI SALVINI SULL’ASSE RENZI-DI MAIO NON ABBIA UN FONDAMENTO? (DAGOSPIA IERI) https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dire-fare-rsquo-nbsp-mezzo-quirinale-ndash-210844.htm
2 – LEGA «ABBIAMO IL MONDO CONTRO DOBBIAMO FARE PRESTISSIMO»
Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
«Un passo alla volta» è una frase tipica di Matteo Salvini. E ora che per lui è venuto il momento di non commettere errori, la ripete più spesso che mai. Forse per esorcizzare la tensione montata dopo il suo annuncio della fine del governo gialloverde.
Il primo passo, per il leader leghista, è quello di accertarsi che Giuseppe Conte sia sfiduciato dal Parlamento. Le riunioni dei capigruppo che dovranno decidere la data della drammatica seduta del Senato sono convocate.
«Dobbiamo fare prestissimo - avrebbe detto Salvini - perché la verità è che abbiamo il mondo contro». Il titolo del sito del tg tedesco Ard - «Salvini primo ministro italiano: un pensiero che fa venire la pelle d' oca» - ha colpito duro il leader leghista, e quelli di parecchi altri giornali internazionali non hanno migliorato il suo umore. In ogni caso, secondo i leghisti, Giuseppe Conte starebbe pensando a come organizzare la sfiducia: «Qualcosa tipo svolgere una relazione in Aula - racconta un leghista - e senza voto salire al Colle per dare le dimissioni».
Non soltanto un fatto di legittimo orgoglio personale: «L' essere sfiduciato dall' Aula - riflette un consigliere di Salvini - gli renderebbe assai più difficile l' essere eventualmente incaricato di formare un governo che traghetta al voto». Perché la grande paura, in casa leghista, è quella che aveva fino all' altro giorno frenato Salvini dallo staccare la spina all' esecutivo. Salvini è convintissimo che si vada formando un asse tra Pd - meglio, i renziani del partito - e i 5 stelle. E non lo legge soltanto nella dichiarazione di Renzi sulla necessità di «mettere in sicurezza i conti», ma i suoi gli riferiscono di un presunto incontro tra Renzi, Franceschini e il presidente della Camera stellato, Roberto Fico. E di un altro, distinto faccia a faccia tra l' ex ministro Marco Minniti e il responsabile M5S dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.
luigi di maio stefano buffagni riccardo fraccaro danilo toninelli barbara lezzi
Renzi smentisce, gli stellati ammettono di «essere stati contattati», ma di «non essere interessati». Quando poi le agenzie riferiscono che il capogruppo dem Andrea Marcucci chiederà il voto delle mozioni di sfiducia a Salvini presentate in entrambe le Camere prima di quella leghista nei confronti del premier, Salvini sarebbe scoppiato a ridere: «Buona fortuna...».
La prova, per il leader leghista, che stanno «cercando di allungare il brodo». In ogni caso: «Facciano quel che vogliono, io ho sempre lavorato a testa alta». Lui, ad ogni buon conto, aveva già dato l' altolà in spiaggia a Termoli: «Sento, ed è una cosa incredibile, che ci sarebbero dei rapporti tra Renzi e Di Maio. No a giochini strani, mi auguro che nessuno pensi di inventarsi un governo dannoso per la democrazia».
MATTEO SALVINI ME NE FREGOmeme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni
Ma per il vicepremier si apre anche un fronte interno al centrodestra. Né Silvio Berlusconi né Giorgia Meloni hanno apprezzato il fatto che a Pescara Salvini abbia annunciato la corsa solitaria a cui sarebbe spinto dai militanti, dall' indole e dalla possibilità di appellarsi al voto utile. E infatti, ieri il capo leghista è stato assai più cauto. Meloni brusca: «Noi le alleanza le facciamo prima del voto. Perché dire no a un patto limpido con programma comune? Che cosa vuole fare Salvini, un altro contratto?». La giornata si conclude con un altro bagno di folla a Mola di Bari. Con il gruppo che lo contesta fin da Termoli al grido, ironico, di «Terroni!».
Il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, chiederà in conferenza di capigruppo al Senato di calendarizzare prima della mozione di sfiducia della Lega a Conte la mozione di sfiducia del Pd a Salvini. Cosa vuol dire? Prendere tempo. Dialogare. Evitare di votare presto. Ahi.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) August 9, 2019
3 – MARCUCCI (PD) A FANPAGE.IT: “UN GOVERNO DI TRANSIZIONE PER ANDARE ALLE URNE”
Stefano Rizzuti per www.fanpage.it
MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI ANDREA MARCUCCI
La crisi di governo si appresta a spostarsi in Parlamento, con la capigruppo del Senato convocata per lunedì 12 agosto che dovrà stabilire quando discutere la mozione di sfiducia nei confronti di Giuseppe Conte. E proprio il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, intervistato da Fanpage.it spiega cosa succederà e quali sono le intenzioni del suo partito in vista di questo passaggio cruciale per la diciottesima legislatura.
Marcucci da una parte annuncia che il Pd presenterà in conferenza dei capigruppo la richiesta di calendarizzare anche la mozione di sfiducia al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, già presentata nelle scorse settimane. E dall’altra spiega che il Pd vuole un governo di transizione fino al voto, proprio per evitare che a gestire questa delicata fase elettorale sia il ministro dell’Interno e candidato premier della Lega, Matteo Salvini.
LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI INVECCHIATI CON FACEAPP
Il Pd vuole un governo di transizione
Marcucci risponde a una domanda su cosa deciderà di fare ora il Pd e sull’ipotesi che ora sostenga alleanze alternative anche con l’obiettivo di evitare l’aumento dell’Iva che deriverebbe da una mancata approvazione della legge di Bilancio nei tempi prestabiliti, rischio concreto in caso di elezioni tra fine ottobre e novembre.
ANDREA MARCUCCI GIAN MARCO CENTINAIO
La risposta di Marcucci è sibillina ma allo stesso tempo chiara: “Per noi il Paese viene sempre prima di tutto”. Un modo per dire che i dem vogliono scongiurare un voto in sessione di bilancio, anche sostenendo un governo di transizione. Una possibilità motivata anche da un altro elemento: “Il prossimo candidato premier non può essere il ministro dell’Interno che ci porta al voto”.
Parlamentarizzare la crisi, secondo Marcucci, era essenziale e inevitabile: “Non l’ha deciso Conte, lo prescrive la Costituzione. In un anno questo governo è andato avanti a forza di strappi. Faccio appello a tutti i gruppi parlamentari: evitiamo che si consumi il più grave. Il prossimo candidato premier non può essere il ministro dell’interno che ci porta al voto”. Per il capogruppo dem al Senato, comunque, è difficile prevedere quando potrà esserci il voto delle politiche: “C’è un percorso istituzionale che va rispettato alla lettera”.
Pd chiede di votare mozione di sfiducia a Salvini
MATTEO SALVINI VLADIMIR PUTIN GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
Lunedì in capigruppo la Lega chiederà di accelerare i tempi e andare in Aula, per votare la sfiducia a Conte al più presto. “Salvini – commenta Marcucci – non può dare l’ultima spallata anche ai regolamenti parlamentari. Lunedì il capogruppo della Lega farà la sua proposta esattamente come gli altri colleghi. In una democrazia parlamentare, si deciderà a maggioranza. Salvini forse lo ignora, ma le funzioni di capitano può svolgerle forse soltanto al Papetee”. Per quanto riguarda la linea del Pd, ci si chiede come verrà stabilita e se ci sono incontri previsti con il segretario Nicola Zingaretti: “Sono ore e giornate determinanti. L’azzardo di Salvini ci impone di fare una cosa che non ci è mai riuscita, essere uniti e predisporci a mettere in campo la squadra più forte possibile”.
La novità annunciata da Marcucci è che il Pd durante la capigruppo chiederà di calendarizzare anche la mozione di sfiducia nei confronti di Salvini: “Le ricordo che agli atti da due settimane c’è anche una mozione di sfiducia al ministro Salvini, a mia prima firma”, sottolinea non a caso il capogruppo dem. Che non risparmia critiche anche sulla decisione della Lega di aprire questa crisi a Camere chiuse: “Questo governo di sfascia carrozze raggiunge due record. Con loro a Palazzo Chigi, si chiude la legislatura più breve della Repubblica e l’unica che scoppia a Ferragosto. Non c’è stato un giorno normale durante l’anno bellissimo di Conte”.
Sul comportamento del Pd in Aula, quando si discuterà la mozione di sfiducia a Conte, Marcucci assicura che i dem non si tireranno indietro e non faranno strategia, lasciando magari decidere tutto con uno scontro interno alla maggioranza: “Non pensiamo a giochetti poco comprensibili. Io credo che la posizione assunta alla luce del sole dei senatori Pd sul Tav abbia contribuito a far scoppiare la crisi. Ed il nostro è stato un comportamento coerente e comprensibile”.
GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO CHERNOBYL BY LUGHINOmatteo salvini luigi di maioGIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINImatteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 1matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 2IL POSTER DI ACTION AID CON SALVINI E DI MAIOLUIGI DI MAIO MATTEO SALVINImatteo salvini luigi di maio
LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHO
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