DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Francesco Semprini per “la Stampa”
Difende il sindaco Bill de Blasio, e assesta un affondo a Barack Obama. A due giorni dall’uccisione dei due poliziotti di pattuglia a Brooklyn, è Rudy Giuliani a farsi sentire con un’inattesa arringa a sostegno del primo cittadino di New York.
L’architetto della «tolleranza zero» spiega che accusare de Blasio di avere le mani sporche di sangue «è una reazione eccessiva», anche se «deve cambiare politica nei confronti dei poliziotti». «Molti sindaci hanno perso poliziotti durante il loro mandato. Dire una cosa del genere è pericoloso», ha detto l’ex sindaco della Grande Mela. «Non credo nemmeno che i poliziotti avrebbero dovuto voltargli le spalle. Il mio pensiero va a sostegno di de Blasio e al capo della Polizia di New York, Bill Bratton. So che faranno cambiamenti».
Dopo le proteste
L’intervento dopo le polemiche che hanno travolto il sindaco di New York, accusato di non aver sostenuto la polizia, dopo l’uccisione di Micheal Brown, il 18enne afro-americano di Ferguson, in Missouri, ucciso da un poliziotto lo scorso 9 agosto.
Nonostante abbia preso le difese di de Blasio, Giuliani non ha lesinato critiche nei confronti del primo cittadino per il modo in cui ha gestito le proteste delle ultime settimane. «Ha lasciato che andassero fuori controllo. De Blasio dovrebbe ammettere che alcune delle sue politiche sono sbagliate e parte del suo mancato appoggio alla polizia deriva dal fatto di non comprendere gli agenti».
Un affondo in piena regola è quello che Giuliani ha riservato a Obama: «Abbiamo avuto mesi di propaganda, a partire dal Presidente, per la quale si è diffuso il pensiero secondo cui tutti dovrebbero odiare i poliziotti». Secondo Giuliani, quelle proteste, unite alle critiche sulle tattiche della polizia e sul sistema giudiziario, hanno contribuito a creare il clima che ha portato all’assassinio dei due poliziotti.
bill de blasio con la famiglia a grassano in basilicata 9
Il capo della polizia Bill Bratton ha rivolto un appello a mantenere la calma, invitando a superare gli steccati politici tra repubblicani e democratici: «Questa è una tragica vicenda che va affrontata assieme, senza cedere a tentazioni di parte».
Nel frattempo gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’agguato. Pochi secondi prima di uccidere i due poliziotti, l’assassino, Ismaaiyl Brinsley, si sarebbe rivolto ai passanti urlando «guardate che faccio».
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