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SARKÒ COME UN BERLUSCONI QUALSIASI: ‘’UNA GIUSTIZIA A OROLOGERIA, UNA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA A OPERA DI MAGISTRATI MILITANTI IN CERCA DI VENDETTA. HANNO VOLUTO UMILIARMI’’ - E MINACCIA LA FRANCIA: ‘’NON ESCLUDO UN RITORNO IN POLITICA”

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Anais Ginori per “La Repubblica

 

SARKOZY ARRESTATOSARKOZY ARRESTATO

Una giustizia a orologeria, una “strumentalizzazione politica” a opera di magistrati militanti in cerca di vendetta. Nicolas Sarkozy rompe un silenzio lungo due anni, da quando è uscito dal cancello dell’Eliseo, perdendo la preziosa immunità presidenziale. «Non ho mai commesso alcun atto contrario ai principi repubblicani o allo Stato di diritto», scandisce in tv l’ex Presidente sotto accusa. Sarkozy, che è avvocato, ha scelto di difendersi dopo essere stato fermato martedì e interrogato per 15 ore.

 

Rilasciato nella notte, è indagato per corruzione attiva, traffico d’influenza e ricettazione di violazione del segreto istruttorio. Per la prima volta nella storia della République, un ex capo di Stato è stato sottoposto a una custodia cautelare. «Sono scioccato» commenta.
 

CECILIA E NICOLAS SARKOZY CECILIA E NICOLAS SARKOZY

Sarkozy parla per 20 minuti, interrompendo più volte i giornalisti. «Non siate aggressivi, ho già subito abbastanza aggressività» dice ai cronisti. Appare teso e finalmente sbarbato. Usa la parola “umiliazione” tre volte. Ha convocato i media nel suo ufficio dell’ottavo arrondissement per «ristabilire la verità ». «Vogliono distruggermi », dice a proposito delle due magistrate che indagano su di lui e che chiama sempre con sprezzo «le due signore».

 

L’ex presidente sottolinea che non c’era bisogno del fermo per interrogarlo. Le due pm hanno convocato Sarkozy a mezzanotte nel loro ufficio per notificargli l’avviso di garanzia. Nel trasferimento, l’ex Presidente è anche rimasto bloccato 20 minuti in ascensore. «Non vi rispondo, siete giudici politici», ha detto l’ex Presidente alle magistrate. Sarkozy contesta l’indipendenza di Claire Thépaut, pm che appartiene al sindacato della magistratura, vicino alla sinistra, che ha esposto nei suoi uffici un mur des cons , muro degli stronzi: uomini politici ostili alla magistratura in cui compariva anche la fotografia di Sarkozy.
 

CARLA BRUNI E NICOLAS SARKOZY CARLA BRUNI E NICOLAS SARKOZY

Affiora così la tesi di un “complotto delle toghe rosse”, argomento di difesa finora inedito in Francia. L’ex Presidente fa capire che i suoi legali chiederanno di ricusare i giudici titolari dell’inchiesta. Glissa invece più volte sulle accuse: «I capi di imputazione sono grotteschi».

 

Sarkozy è sospettato di aver ottenuto informazioni riservate interne alla Corte di Cassazione su un suo ricorso nell’affaire Bettencourt, la miliardaria che avrebbe versato fondi neri elettorali. Gli indizi sono stati raccolti nelle intercettazioni autorizzate in un’altra inchiesta su presunte somme versate da Muammar Gheddafi. «Forse i magistrati pensavano che Gheddafi mi avrebbe chiamato da lassù?», ironizza sul raìs ucciso nell’ottobre 2011, nell’ambito di un intervento militare guidato proprio da Sarkozy.
 

saluti e baci tra carla bruni sarkozy hollande e trierweiler saluti e baci tra carla bruni sarkozy hollande e trierweiler

Insieme all’ex Presidente, sono indagati un alto magistrato, Gilbert Azibert, a cui Sarkozy avrebbe promesso un incarico a Montecarlo (non ottenuto), e il suo legale Thierry Herzog. Gli indagati rischiano fino a 10 anni di carcere, un milione di multa e l’interdizione dai pubblici uffici. Durante l’intervista ha accusato Manuel Valls, il primo ministro che a proposito dell’inchiesta ha parlato di «accuse gravi». «Come fa a saperlo? Ha ricevuto un rapporto? Ha parlato con i magistrati?», incalza Sarkozy, alludendo a possibili interferenze politiche.

cambio della guardia bruni sarkozy hollande trierweiler cambio della guardia bruni sarkozy hollande trierweiler

 

Poi attacca la ministra della Giustizia, Christiane Taubira, che «ha mentito» sostenendo di non essere al corrente delle intercettazioni a cui era sottoposto. La procedura giudiziaria potrebbe durare fino a un anno e mezzo, ma l’ex Presidente sembra determinato ad anticipare i tempi, candidandosi alla guida del partito Ump in autunno. «Deciderò alla fine dell’estate», annuncia. «Non sono un uomo che si scoraggia davanti alle manipolazioni e alla villania».