IL SARKONANO ESCE DALL’ELISEO ED ENTRA IN TRIBUNALE - ALTRO CHE VITA TRANQUILLA DA NORMALE CITTADINO, FINITA L’IMMUNITÀ IL CAGNOLINO DI CARLÀ DOVRÀ FRONTEGGIARE VARI PROCESSI - DAI PRESUNTI FINANZIAMENTI ILLEGALI DA PARTE DELLA MILIARDARIA LILIANE BETTENCOURT, PER ARRIVARE AI SOLDI PROBABILMENTE PRESI DA GHEDDAFI PER FINANZIARE LA CAMPAGNA DEL 2007 - LE OMBRE DEL CASO KARACHI E DELLA MISTERIOSA COMPRAVENDITA DI ARMI CON IL PAKISTAN…

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DAGOREPORT

Da "Le Monde"
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Se aver perso le elezioni contro il socialista Hollande è già una pesante batosta per il presidente uscente Nicolas Sarkozy, ancora peggio è quello che lo aspetta ora che ritornerà a essere un semplice cittadino francese.

Sarkozy ha infatti collezionato una serie di accuse durante il suo mandato, che hanno riguardato lui o personalità a lui vicine, ma alle quali finora non c'è stato seguito visto che da presidente godeva dell'immunità.

Primo importante caso in sospeso è quello che riguarda il capo del contro-spionaggio Bernard Squarcini e il procuratore di Nanterre Philippe Courroye, indagati per aver cercato di individuare le fonti dei giornalisti di "Le Monde", colpevoli di aver pubblicato informazioni imbarazzanti per il potere nell'ambito del caso Bettencourt. Sarkozy infatti sarebbe accusato di aver ricevuto finanziamenti illegali dalla miliardaria ereditiera dell'impero l'Oréal Liliane Bettencourt, durante la sua campagna elettorale del 2007. Un caso per cui è indagato anche l'ex ministro Eric Woerth, tesoriere della campagna di Nicolas.

E sempre per quelle elezioni, che lo hanno visto diventare presidente nel 2007, Sarko si ritrova anche nel centro di un altro scandalo riguardante i finanziamenti. Secondo le accuse, infatti, oltre alla Bettencourt, ad aiutare la scalata all'Eliseo di Nicolas ci sarebbe stato anche l'ex dittatore libico Muammar Gheddafi.

Gli amici di lunga data del presidente, Thierry Gaubert e Nicolas Bazire, sono invece accusati nell'ambito del caso dell'attentato di Karachi.
Negli anni Novanta Sarkozy sarebbe stato al corrente dei versamenti di denaro a margine di un contratto per l'acquisto da parte del Pakistan di due sottomarini dalla Francia. Una società basata a Lussemburgo, la Heine, sarebbe stata incaricata di ricevere le tangenti destinate a pagare alcuni intermediari che avrebbero favorito la firma dell'accordo. A quel tempo Sarkozy era ministro del Bilancio, e svolgeva un ruolo chiave nelle possibili trattative per la compravendita di armi.

Ora la nuova vita di Sarko, da "francese tra i francesi", come si è definito lui stesso, potrebbe finire per essere tutt'altro che tranquilla.

 

Sarko e Gheddafi BERNARD SQUARCINI Liliane Bettencourt ELENA DI JUGOSLAVIA E THIERRY GAUBERTSARKOZY E NICOLAS BAZIRE