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TRA LEGA E FRATELLI D'ITALIA VOLANO CARTELLE ESATTORIALI – DOPO LA BOCCIATURA IN MANOVRA, SALVINI TORNA A CHIEDERE UNA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE IN 120 RATE E LANCIA UNA BORDATA AL MELONIANO MAURIZIO LEO: “CON TUTTO L'AMORE, IL CONCORDATO PROPOSTO DAL VICEMINISTRO NON È STATO RISOLUTIVO” – FRATELLI D’ITALIA FRENA LA LEGA E PUNTA SUL TAGLIO DELL’IRPEF PER IL CETO MEDIO. MA IL TESORO FRENA PERCHÉ C’È UN PROBLEMINO: MANCANO LE COPERTURE…

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Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per www.lastampa.it

 

matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

Rottamazione e taglio dell’Irpef. Nella maggioranza è ancora scontro sul fisco. Dopo che il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo ha aperto alla possibilità che l’incasso dalla lotta all’evasione possa finanziare un taglio delle tasse al ceto medio, il leader della Lega Matteo Salvini alza la posta e torna a chiedere una nuova rottamazione.

 

«La priorità per la Lega è la rottamazione delle cartelle. Con tutto l'amore, anche il concordato proposto dal viceministro Leo non è stato risolutivo», attacca il vicepremier e ministro dei Trasporti dai microfoni di Rtl 102.5. La proposta della Lega è di una rottamazione decennale in 120 rate di pari importo «che permetta alla gente di respirare, di lavorare e di pagare», ribadisce Salvini.

 

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maurizio leo

Il Carroccio, invece, ha depositato in Parlamento un progetto di legge ad hoc che prevede il pagamento di 120 rate mensili tutte uguali per le cartelle notificate fino al 31 dicembre 2023. In sostanza, il debito viene pagato in dieci anni e vengono abbonati interessi e sanzioni. Una nuova rottamazione in 120 rate, però, è già stata respinta dal governo nel corso dell’esame della legge di bilancio.

 

Non è solo la Lega ad andare in pressing su Leo. Fratelli d’Italia e Forza Italia puntano sul taglio delle tasse al ceto medio, tema che è uscito dalla manovra dello scorso anno perché il concordato ha fruttato solo 1,6 miliardi di euro. Per portare l’Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 50 mila euro servono 2,5 miliardi, se si vuole allargare il taglio fino a 60 mila euro di reddito, le coperture si gonfiano a 4 miliardi di euro abbondanti.

 

CARTELLE ESATTORIALI

E’ il presidente della commissione Finanze Marco Osnato, esponente di Fdi, a dire che l’esecutivo sta accelerando sulla riduzione dell’Irpef: «Si può fare nel giro di qualche settimana, mi auguro che nell'uovo di Pasqua ci sia questa sorpresa».

 

Le tempistiche non collimano con quelle di Leo che non si sbilancia, ma Osnato conta che le risorse del ravvedimento speciale (scade a fine marzo) unite a quelle del concordato e alla quota strutturale dell’incasso dalla lotta all’evasione possano assicurare la riduzione della pressione fiscale al ceto medio. Al Mef, comunque, si professa prudenza. La volontà di intervenire è chiara, ma il nodo restano le coperture.

 

MAURIZIO LEO - GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE

Le dichiarazioni di Osnato ad Affaritaliani testimoniano una competizione tutta interna alla maggioranza. Forza Italia, che ne aveva fatto una bandiera in legge di bilancio, corre a intestarsi la partita. [...]

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