STRA-“FATTO” DI POSTA - LO HUMOUR DI AUGUSTA IANNINI: “RINGRAZIO TRAVAGLIO PER AVERMI DEFINITA, “MOGLIE” DI BRUNO VESPA. SPERO ARRIVI IL GIORNO IN CUI PRENDA ATTO CHE IL COGNOME PIÙ APPROPRIATO PER VESPA È ‘SIGNOR IANNINI’” - GIORGIO MULÈ: “LAVITOLA NON È SCAPPATO, ERA GIÀ ALL’ESTERO” - RISPOSTA DI TRAVAGLIO: “NON SAPPIAMO SE MULÈ SAPPIA SCRIVERE, DI SICURO NON SA LEGGERE. FATTO STA CHE È SOLO DOPO LO SCOOP DI ‘PANORAMA’, CHE LAVITOLA È DIVENTATO LATITANTE”…

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LE CONSIDERAZIONI DI AUGUSTA IANNINI
Lettera di Augusta Iannini a "Il Fatto Quotidiano"
- Vorrei ringraziare Travaglio per avermi definita, solo incidentalmente, "moglie" di Vespa. Stiamo migliorando. Spero arrivi presto il giorno in cui, come è già noto a tutti, prenda atto che il cognome più appropriato per Vespa è "Signor Iannini". Nel frattempo, per rassicurarlo nella sua visione vetero-maschilista delle donne, mi farò tatuare sulla caviglia le iniziali B.V.!

LA VESPA REGINA
Risponde Marco Travaglio - Ringrazio Augusta Iannini perché nonostante le leggi che collabora a scrivere e che non smetteremo mai di denunciare, manifesta un sense of humour davvero raro di questi tempi.

IL DIRETTORE DI PANORAMA
Lettera di Giorgio Mulè a "Il Fatto Quotidiano" - Devo fare presente a Travaglio che è falso, ripeto e sottolineo falso, che Valter Lavitola sia scappato - come scrive - dopo l'articolo di Panorama sull'inchiesta di Napoli. Lavitola, quando venne pubblicato lo scoop di Panorama, era già da tempo all'estero e quindi non "scappò". Panorama inoltre non pubblicò né fece alcun riferimento alla richiesta d'arresto nell'articolo che andò in edicola il 25 agosto e quindi - altro falso contenuto nell'articolo - non lo "avvertì" della stessa richiesta d'arresto di cui non v'era traccia sul giornale.

Risponde Marco Travaglio - Non sappiamo, la questione è controversa, se il gentile Mulè sappia scrivere. Sappiamo però per certo che non sa leggere: né il mio articolo che pretende di rettificare, né l'articolo di Giacomo Amadori pubblicato dal suo giornale il 25 agosto. Si intitola "Attacco al premier" ed è disponibile, per chi volesse verificarne il contenuto, possibilmente leggendolo, su Internet.

Panorama, sei giorni prima che il gip di Napoli Amelia Primavera spiccasse le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei coniugi Tarantini e di Valter Lavitola, conosceva tutte le intercettazioni contenute nella richiesta di arresto depositata al gip dai pubblici ministeri. E conosceva sia i nomi dei pm firmatari della richiesta, sia il nome del gip destinatario della medesima. Conosceva le accuse formulate nei confronti dei tre indagati, nonché il ruolo di "vittima" di una presunta estorsione attribuito a Berlusconi.

E scriveva, fra l'altro: "In questa prima fase dell'inchiesta, ovvero negli atti portati all'attenzione del giudice per le indagini preliminari dai sostituti procuratori, se da una parte non viene contestato alcun reato al premier dall'altra lo si consegna all'ennesimo plotone di esecuzione mediatico...".

E cosa porta, nove volte su dieci, i pm a mandare gli atti al gip durante le indagini, se non una richiesta di arresto?". Panorama proseguiva: "... il gip Amelia Primavera sta meditando da qualche settimana sulle richieste dei pubblici ministeri". E su che cosa poteva mai meditare da qualche settimana il gip, se non su una richiesta di arresto? Infatti la Procura di Napoli, sulla fuga di notizie di Panorama, ha aperto un'inchiesta per favoreggiamento (a Lavitola, latitante) e rivelazione di segreto. Perché, come ha spiegato il procuratore Lepore, "la fuga di notizie è potenzialmente connessa al mancato arresto di Valter Lavitola: stiamo appurando questo. Pubblicare una notizia del genere è come avvisare l'indagato del suo arresto".

Dunque è chiaro a tutti che Lavitola si rese latitante dopo lo scoop di Panorama: se prima era all'estero, ciò non significa che fosse anche latitante, visto che nessun giudice lo cercava; dopo aver saputo che lo cercavano, restò all'estero e in quel momento si rese latitante. Del resto, anche Berlusconi aveva capito benissimo che Lavitola stava per essere arrestato: infatti il 24 agosto gli suggerì di restarsene all'estero. Forse l'aveva saputo da Panorama, o forse è accaduto il contrario. Ah, saperlo.

 

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