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Maurizio Molinari per LaStampa.it
Dzhokhar Tsarnaev si è arreso all'Fbi ed ora dovrà rispondere alla giustizia per l'attentato compiuto contro la maratona di Boston, che ha causato 3 vittime e 180 feriti. La fuga del 19enne ceceno si è conclusa nel giardino della casa al n. 67 di Franklin Street di Watertown, dove si era rifugiato dentro una barca tirata a secco, sanguinante per le ferite riportate la sera precedente nel conflitto a fuoco con la polizia nel quale era morto il fratello Tamerlan.
La svolta nella caccia all'uomo è arrivata poco dopo il tramonto. Il comandante della polizia del Massachusetts aveva appena ammesso davanti ai reporter che Dzhokhar non si trovava quando gli agenti lo hanno rinvenuto. Il merito è stato di uno dei residenti nella casa di Franklin Street che, tornando dal lavoro, ha visto delle macchie di sangue, allertando la polizia. Appena gli agenti si sono avvicinati il terrorista ceceno ha sparato dozzine di proiettili.
Gli agenti si sono ritirati di pochi metri ed è entrata in azione la squadra dell'Fbi specializzata in negoziati con i criminali. La missione ricevuta dal capo dell'Fbi, Robert Mueller, era di prendere vivo il terrorista, al fine di appurare genesi ed eventuali complici dell'attacco alla maratona. Così gli agenti hanno negoziato con il terrorista sanguinante mentre particolari apparecchiature monitoravano a distanza la continuazione delle sue funzioni vitali.
Dopo averlo circondato, l'Fbi ha così gridato al ceceno: "Sappiamo che sei lì, arrenditi alle tue condizioni, esci con le mani alzate". Dzhokhar ha avuto appena la forza di far capire che accettava e gli agenti lo hanno catturato, caricandolo in autombulanza per trasportarlo d'urgenza in ospedale.
"Lo abbiamo preso" ha commentato a caldo il sindaco di Boston, Thomas Manino, mentre gli abitanti di Watertown si riversavano nelle strade per applaudire i reparti della polizia e dell'Fbi che in meno di cinque giorni hanno risolto la crisi dell'attentato alla maratona uccidendo un terrorista e catturandone un altro. A tarda notte è stato Barack Obama a parlare dalla Casa Bianca per lodare la capacità di dimostrata da Boston e dal Massachusetts di reagire all'attentato.
"Ci sono molte domande che restano senza risposta - ha però aggiunto il presidente - perché chi è cresciuto nella nostra nazione ricorre a tale violenza? Come hanno pianificato e realizzato l'attacco? Hanno ricevuto degli aiuti?". Sono i quesiti che, appena possibile, l'Fbi porrà al ceceno catturato. "Comprenderemo cosa avvenuto e indagheremo su ogni legame con questi terroristi" promette il presidente, che in precedenza aveva telefonato al collega russo Vladimir Putin per ringraziarlo della cooperazione di intelligence assicurata nel caso dei terroristi ceceni.
OBAMA lettera obamaVLADIMIR PUTIN E BARACK OBAMAAZIONI DELLA POLIZIA PER CATTURARE I TERRORISTI CECENI DELLA MARATONA DI BOSTON Dzhokhar Tsarnaev TERRORISTA DELLA MARATONA DI BOSTON AZIONI DELLA POLIZIA PER CATTURARE I TERRORISTI CECENI DELLA MARATONA DI BOSTON
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